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    Il documentario su Mauro Rostagno arriva su Sky il 26 febbraio

    La figura di Mauro Rostagno torna al centro del racconto grazie a “Mauro Rostagno. L’uomo che voleva cambiare il mondo”, un documentario Sky Original in due parti che sarà disponibile dal 26 febbraio alle 21.15 su Sky Documentaries e in streaming su NOW e che è stato presentato questa mattina in conferenza stampa al cinema “Quattro Fontane” di Roma.

    Diretto da Giovanni Troilo e scritto da Roberto Saviano e Stefano Piedimonte, prodotto da Sky e Palomar (Màkari) in collaborazione con Sky Studios, il documentario esplora la vita intensa e poliedrica di Rostagno, un uomo che ha attraversato epoche, ideologie e battaglie, senza mai perdere la propria identità.

    Un viaggio tra impegno e rivoluzione

    Attivista, giornalista, sociologo: Mauro Rostagno è stato tante cose, senza mai lasciarsi incasellare. Dalla militanza politica in Lotta Continua, all’esperienza nell’ashram di Osho, fino alla fondazione della comunità terapeutica Saman, il documentario ripercorre ogni fase della sua vita, segnata sempre dalla ricerca di giustizia e cambiamento.

    Negli anni ’80, Rostagno arriva in Sicilia e approda all’emittente locale trapanese RTC, dove inizia una battaglia mediatica contro la mafia e le sue collusioni con la politica. Una voce scomoda, coraggiosa, che il 26 settembre 1988 viene messa a tacere in un brutale omicidio.

    Saviano: “Oggi Rostagno avrebbe un grande seguito sui social”

    Roberto Saviano, intervenuto all’incontro insieme a Maddalena Rostagno, ha tracciato un parallelo tra il giornalismo di Mauro Rostagno e l’informazione contemporanea, sottolineandone le profonde differenze. “Oggi un telegiornale come il suo avrebbe enorme seguito sui social – ha spiegato – perché Rostagno aveva inventato uno stile giornalistico diretto, non asettico, frutto dell’esperienza nelle radio libere. Oggi, in un panorama mediatico fortemente controllato, sarebbe impensabile un’esperienza simile”.

    Saviano ha poi evidenziato il nodo economico dell’informazione: “Rostagno faceva molto con poco, era un empirista. Prendeva le risorse disponibili e le usava per sperimentare, per raccontare ciò che gli altri ignoravano. Oggi, invece, le redazioni si concentrano esclusivamente sulle notizie del giorno, il contrario esatto di ciò che lui praticava”.

    Lo scrittore ha anche riflettuto sull’ossessione per il fact-checking, spesso usato come strumento di delegittimazione: “Rostagno avrebbe avuto una posizione inaspettata, forse avrebbe perfino sostenuto che non bisogna fermare la menzogna, ma cercare connessioni. La sua era una lezione socratica:sperimentare, incontrare, vivere. E lui ha scelto di vivere”.

    C’è qualcosa che Saviano invidia a Rostagno? Ho invidiato Rostagno tutto il tempo: il coraggio di scegliere la felicità, di amare incondizionatamente, di fregarsene del giudizio altrui, di non dovere dimostrare che chi lo aveva assediato aveva torto” – ha raccontato durante la conferenza stampa lo scrittore – Io non sono in grado di fare tutto questo, sto fermo, devo dimostrare che i miei vent’anni di sacrificio hanno avuto un senso. Ho invidiato questa meravigliosa libertà, la capacità di essere coerente con se stesso, cioè mutare. Gli invidio il coraggio dell’errore, di non considerarlo un fallimento”.

    Il lungo percorso verso la verità

    Dopo la sua morte, le indagini sono state un labirinto di depistaggi e omertà, con piste confuse e verità occultate. Il documentario ricostruisce trent’anni di inchieste, fino alla conferma definitiva: ad uccidere Rostagno fu la mafia.

    Attraverso materiali d’archivio e testimonianze, il racconto di Roberto Saviano porta alla luce non solo la storia di un uomo, ma quella di un’Italia divisa tra coraggio e paura, tra il desiderio di cambiare e la violenza di chi vuole spegnere ogni voce libera.

    Un ritratto potente e necessario, per ricordare che la ricerca della verità non si ferma mai.

    Giovanni Mercadante
    Giovanni Mercadantehttp://giovannimercadante.it
    Social media manager, digital PR, blogger. Ha scritto, tra gli altri, per Blogo, Excite Italia, Leonardo.it. Pizza e Nutella lover.

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