L’allarme arriva dal presidente dell’organizzazione produttori del gambero rosso di Mazara del Vallo, Domenico Asaro, 56 anni, “Se continuerà così, saremo rovinati“. La paura è per il gambero rosso considerato il crostaceo più ricercato e pregiato che, suddiviso in diverse pezzature (da 11 a 22 cm), è venduto oggi, nelle pescherie mazaresi, ad un prezzo che oscilla dai 50 ai 60 euro al Kg per la pezzatura più grande per il quale però non ci sarebbero a disposizione celle frigorifere.
“La situazione è grave, -spiega Asaro-non abbiamo celle frigorifere dove portare il gambero rosso. La grande distribuzione per esportarlo è ferma. E le piccole pescherie ancora aperte per la vendita al dettaglio non possono smaltire tutti i nostri prodotti. La flotta dopo circa tre mesi, rimasta ancorata al porto di Mazara del Vallo, ha ripreso il mare. Nei prossimi giorni ci saranno oltre venti tonnellate di gambero rosso da sbarcare. E se non troviamo una soluzione dovremo gettarlo in mare“. Certamente bloccare la pesca non sarebbe una buona idea anzi “per noi sarebbe una catastrofe, perché abbiamo già impegnato circa 50 mila euro di spese a testa per far ripartire i pescherecci“.
Il prolungamento delle restrizioni per il Covid 19 farebbero scacco matto sul settore ittico che traina l’economia del territorio. “Dopo tutte le nostre difficoltà non ultime quelle del rischio dei tentativi di sequestro da parte delle motovedette libiche – prosegue Asaro – adesso per noi si prospetta una situazione drammatica“. Ma quali sono le richieste per evitare il fallimento? “Chiediamo al governo nazionale aiuti immediati senza rimanere imbrigliati nelle pastoie burocratiche. E alla Ue di aiutare la pesca: chi non ama il nostro settore non ama il mondo“. A stretto giro arriva la risposta del ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova che annuncia un fondo da 100 milioni di euro per sostenere la liquidità delle aziende della filiera agroalimentare nel decreto Cura Italia.