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    Custonaci: comunicandolo alla Prefettura possono riaprire cave e segherie

    Solo qualche giorno fa, il sollecito da parte del sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino e l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Michele Riccobene in una lettera inviata al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e all’assessore regionale delle Attività produttive Girolamo Turano in merito alla crisi del settore lapideo per il territorio di Custonaci che si risolve (almeno in parte) così: 

    «Da oggi riaprono, previa comunicazione in Prefettura, le cave di marmo e le segherie, nel rispetto delle misure di sicurezza per il contenimento del Coronavirus».

    Lo comunica in un post su Facebook l’amministrazione che spiega: A consentire la ripresa delle attività del comparto marmifero è una circolare ministeriale che stabilisce la riapertura dei settori produttivi che esportano all’estero.

    «Agli imprenditori e a tutti i lavoratori del comparto marmifero – dice il sindaco Giuseppe Morfino – auguro buona ripresa delle attività con l’auspicio che il settore possa superare la crisi economica che lo attraversa e tornare a essere volano di sviluppo economico per Custonaci e per l’intero territorio trapanese».

    Dal prossimo 4 maggio le attività potranno, invece, riprendere senza il vincolo della comunicazione al Prefetto, ma sempre nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19 stabilite da Governo.

    Per chi volesse comunicare al Prefetto la riapertura delle cave e delle segherie può scaricare sul sito istituzionale della Prefettura il certificato 

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