La mortalità italiana, nello scorso marzo, è stata quasi il doppio di quella registrata lo scorso anno. A rivelare il dato clamoroso è l’Istat secondo il quale il numero dei morti italiani confrontati a quelli dello stesso periodo ma nel 2019 salgono a quota +49,4%.
La causa è -ovviamente- da ricondursi all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, a contribuire al dato clamoroso diffuso dall’Agenzia Nazionale di Statistica il dato della mortalità di Bergamo che ha toccato +568%.
Secondo l’Istat gli effetti dell’epidemia in Italia sono stati fin troppo sottodimensionati: secondo l’istituto di statistica nel periodo 20 febbraio -31 marzo, andrebbero conteggiati altri 11.600 morti da Coronavirus (sia direttamente che indirettamente).
Le morti sarebbero, dunque, molte di più rispetto a quelle dichiarate dalle autorità.
«Se si assume come riferimento il periodo che va dal primo decesso Covid-19 riportato al Sistema di Sorveglianza integrata (20 febbraio) fino al 31 marzo, i decessi passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946, nel 2020 -fanno sapere i ricercatori – L’eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54% è costituito dai morti diagnosticati Covid-19 (13.710). A causa della forte concentrazione del fenomeno in alcune aree del Paese, i dati riferiti a livello medio nazionale “appiattiscono” la dimensione dell’impatto della epidemia di Covid-19 sulla mortalità totale».