Nove consiglieri comunali dell’opposizione (Buongiorno, Cicala, Mazzara, Oddo, Coppola, Di Gregorio, La Sala V., La Sala G., Angelo) hanno presentato stamani presso l’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, Camillo Iovinoi, con richiesta di inserimento all’ordine del giorno e discussione in aula.
Un documento di sei pagine nel qualei consiglieri di opposizione elencano le inadempienze, a loro avviso, della amministrazione Iovino rispetto al programma elettorale.
Centrali nel documento le vicende dell’area artigianale di Rocca Giglio; il porto di Bonagia; l’Istituzione Teatro Valle di Erice; l’annunciato rischio di un possibile sforamento del patto di stabilità.
«La mozione di sfiducia dei nove consiglieri di opposizione non va oltre la mera denuncia politica – ha commentato il sindaco Iovino –. Di fatti amministrativi concreti, come richiederebbe l’ordinamento degli enti locali e come riguardo delle rispettive istituzioni, Sindaco e Consiglio Comunale, vorrebbero, ne leggo ben pochi. Sul porto abbiamo prodotto più atti concreti delle precedenti amministrazioni e la variante di progetto del Genio Civile Opere Marittime è già agli atti pronta per essere approvata, aspettiamo questi impavidi consiglieri che la approvino; hanno dimenticato inoltre il finanziamento di circa 500.000 euro per l’impianto di carburante del porto con gara già pubblicata e del finanziamento per il completamento della banchina di circa 500.000 euro già finanziato (pronto il bando di gara che presto sarà pubblicato); hanno omesso di ricordare il completamento di piazza Tonnara per circa 680.000, progetto già finanziato in attesa di decreto.
Su Rocca Giglio hanno sempre menato vanto di avere disponibile un finanziamento ma dove reperirlo, i consiglieri di opposizione, non l’hanno mai indicato, almeno che questo non fosse una garanzia politica che a questa amministrazione non è stata concessa mentre ad altre lo sarebbe stata. Rispetto al Bando di cui si pone la discussione nella mozione, il Comune non aveva i requisiti per accedervi come già discusso nei numerosi consigli da loro convocati.
L’Istituzione Teatro l’hanno affossata loro, ed era una delle poche cose buone che avevano fatto nel passato, e sempre loro oggi tergiversano sulla liquidazione.
Nel lungo documento non leggo dei precari, che tanto stavano a cuore dei consiglieri di opposizione, e che questa amministrazione ha tutelato sottoscrivendo, finalmente dopo tante chiacchiere, contratti di diritto privato e che ora cerca di verificarne la possibile stabilizzazione. Non leggo nemmeno delle fognature di Bonagia: stanno ammettendo implicitamente che questa amministrazione ha già fatto tutto quello che era possibile ed oggi siamo in attesa delle determinazioni della regione.
Non leggo il completamento della rete del gas Metano e per la quale da qualche anno siamo in attesa che la regione pubblichi la graduatoria dei progetti; non leggo del campo sportivo di Crocci finalmente recuperato, non leggo della rotonda di Via Cristoforo Colombo dove dopo aver avuto il finanziamento il Pd e l’Udc l’hanno bocciata. Parole vuote, ecco cosa è il documento messo insieme dalla opposizione. Evidentemente conoscono solo la politica dell’attacco frontale e mai del confronto nell’interesse della collettività. Nel superiore interesse della collettività avrebbero potuto modificare il bilancio, hanno i numeri per farlo, ma non hanno saputo indicare possibili fonti di entrata. Più comodo denunciare a posteriori aumenti di imposte locali o annunciare e paventare sforamenti di patto di stabilità e dissesti di bilancio. I cittadini potrebbero pensare che si tratta del solito teatrino della politica ma a Roma la posizione del PD e dell’Udc è stata di responsabilità non capisco perché a Valderice continuino a fare una battaglia di retroguardia».
L’ufficio stampa