Conosciuto come Vito “Puci”, Vito Ingrassetto, 46 anni, pregiudicato di Mazara del Vallo (Trapani) era stato indagato per la prima volta 2003 per spaccio di stupefacenti. Oggi è stato raggiunto da un provvedimento emesso dal tribunale di Trapani su proposta del questore di Trapani. Gli agenti della Divisione Anticrimine gli hanno sequestrato beni per un milione di euro.
Sotto sequestro due ciclomotori, cinque motociclette, due quad, sei auto tra cui tre Suv di marca Porsche, Audi e Range Rover, sette rapporti bancari e postali, la pizzeria ’Lady Pizza’ di Mazara del Vallo. Sempre a Mazara sono state poste sotto sequestro due case di 10 e 5 vani, un appartamento di 4 vani, due terreni in agro, un fabbricato rustico e una villetta a due piani costruita abusivamente.
Negli anni Vito “Puci” è stato condannato per guida senza patente, rapina, porto di armi in concorso e violazione dei doveri inerenti la custodia delle cose sottoposte a sequestro. Tuttora è imputato per i reati di occupazione abusiva di immobile, furto di energia elettrica, abusivismo edilizio e ricettazione. Recenti indagini, coordinate dalla procura di Marsala, hanno permesso di accertare come Ingrassetto avesse avviato e condotto nel territorio di Mazara del Vallo, in particolare nel popolare quartiere Mazara Due, un fiorente mercato di stupefacenti in grado di rifornire i territori di Marsala, Castelvetrano e Campobello di Mazara.
Ingrassetto, sottolineano gli inquirenti, aveva «blindato le proprie piazze di spaccio assoldando giovanissime sentinelle, installando sistemi di telecamere a circuito chiuso e addirittura un drone». Insomma, non è certo di primo pelo, anzi, in una recente intercettazione, l’uomo si vantava della sua carriera criminale, affermando che non gli sarebbe bastata una vita di lavoro onesto per accumulare i patrimoni che era riuscito a conseguire illegalmente: «perché quello che ho avuto io facendo questo… ma neanche se stai tutta una vita ad alzare conci …».