Nello Musumeci e Guido Bertolaso hanno ufficialmente presentato alla stampa il protocollo sanitario Estate Sicura che verrà applicato durante la stagione estiva per accogliere i turisti.
«Abbiamo immaginato un’applicazione che i turisti possono scaricare – ha detto Musumeci – e un potenziamento di presidi sanitari». E per questo sono stati assunti 80 nuovi medici dalla Regione.
Dal prossimo 5 giugno sarà anche attivo il sito siciliasicura.com che consentirà di scaricare l’applicazione Sicilia Sicura.
«Dopo la registrazione – spiega l’assessore alla Sanità Ruggero Razza -, non appena arrivati in Sicilia si potrà attivare l’app con le proprie informazioni per avere una sorta di pre-triage. L’app invia un messaggio giornaliero a cui si potrà rispondere indicando il proprio stato di salute. La Sicilia ha individuato delle unità assistenziali turistiche in ogni provincia».
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Pubblicato da Regione Siciliana su Mercoledì 3 giugno 2020
Bertolaso ha poi spiegato come è nata la collaborazione con la Regione:
«Mentre mi trovavo in Africa, il 15 marzo, ho ricevuto un messaggio da parte di Nello Musumeci – racconta – in cui mi chiedeva collaborazione. Abbiamo ragionato su come ripartire in questa terra meravigliosa. Il 27 maggio non sapevamo ancora se il 3 giugno l’Italia avrebbe riaperto i confini. Abbiamo iniziato a lavorare e ho scoperto che esisteva una app per chi voleva rientrare. L’ho studiata e abbiamo pensato che potesse essere un punto di riferimento durante l’estate. Altre idee avrebbero allontanato i turisti, questo è un sistema molto semplice per tutti»
Ma qual è la differenza tra “Sicilia Sicura” e “Immuni”?
«Se Immuni punta al tracciamento – ha spiegato Razza -, la funzionalità della nostra applicazione invece è di mettere in contatto l’utente col sistema sanitario e conoscere le condizioni di salute. Costo dell’applicazione? Poche decine di migliaia di euro”.
Utilizzare l’app non sarà obbligatorio e non è prevista alcuna sanzioni per chi non la utilizzerà, «Ma farlo – spiega Musumeci – è nell’interesse di tutti, un servizio che noi offriamo».
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Pubblicato da Regione Siciliana su Mercoledì 3 giugno 2020