Non sono i Caraibi, è polemica. Giulia Adamo e gli addetti ai lavori contro la campagna del Distretto Sicilia Occidentale

È stata lanciata in pompa magna la scorsa settimana ma già fa discutere. Stiamo parlando della campagna “Non sono i Caraibi” realizzata dal Distretto Turistico Sicilia Occidentale.

Sebbene il video promozionale sia stato accolto in maniera positiva dalla maggior parte dei cittadini con migliaia di visualizzazioni e condivisioni nonché commenti di apprezzamento sui social, l’intera campagna ha fatto, però, storcere il naso agli addetti ai lavori.

Le accuse sono svariate, dal nome della campagna poco indicizzabile su Google e fuorviante ai fini di un ritorno effettivo di immagine e turismo, ai contenuti molto scarni fino ad arrivare ai costi (al momento ancora sconosciuti) sostenuti con denaro pubblico e, per questo, nel mirino dei “tecnici” del marketing turistico che hanno duramente giudicato poco professionale l’intera iniziativa.

Non dilungandoci troppo sulla questione, con il rischio di annoiare chi non ha competenze di web marketing, ci limitiamo a postare di seguito per gli appassionati -uno tra tutti- i botta e risposta tra Rino Candia, un professionista del marketing turistico (con operatori privati) e Il Distretto Turistico Sicilia Occidentale, avvenuto pubblicamente su Facebook.

Giulia Adamo contro il DTSO: «Marsala trattata con sciatteria»

Tornando invece all’oggetto della campagna, ovvero la Sicilia Occidentale, in molti avranno notato l’assenza dallo spot, dai contenuti social e sul sito della città di Marsala. Per quale motivo? A rispondere alla domanda ci ha pensato l’ex onorevole Giulia Adamo che tramite un comunicato stampa ha dichiarato:

«Nei giorni scorsi, il Distretto Turistico Sicilia Occidentale ha presentato pubblicamente uno spot per la promozione della provincia di Trapani. Un’iniziativa sicuramente meritoria, se non fosse che ancora una volta ci ritroviamo a prendere atto, con amarezza, della sciatteria con cui viene trattata Marsala. Nello spot -continua la nota- il nome della più grande città della provincia compare soltanto in rapida rotazione nei secondi finali, mentre uno spazio decisamente maggiore viene dato a Segesta, Mazara, Custonaci e Trapani.

Quindi la diatriba sulle Saline:

«Una riflessione a parte merita il passaggio dedicato a Paceco, paragonato a Zanzibar per le sue saline: senza nulla togliere si suggestivi scorci di Nubia, è noto a tutti che le saline più apprezzate dai visitatori in provincia di Trapani siano quelle di Marsala, all’interno della Riserva dello Stagnone, che con i suoi mulini, Mozia, Isola Lunga, Schola e Santa Maria, racchiude in pochi chilometri quadrati uno degli scenari naturalistici più belli della Sicilia. L’esclusione dallo spot di Marsala e delle sue bellezze rappresenta l’ennesima onta subita da questo territorio e l’ennesima dimostrazione della marginalità politica che vive la nostra città. Chiediamo al Distretto e all’Amministrazione Comunale di chiarire com’è maturata una scelta di questo genere nella convinzione che le attività promozionali portate avanti in maniera sinergica siano potenzialmente utili, purché vengano condotte in maniera condivisibile».

A replicare a stretto giro alle parole dell’ex onorevole in corsa alle prossime amministrative, ci ha pensato Rosalia D’Alì il Presidente del DTSO:

«Il Distretto ha dato priorità e visibilità a quei Comuni che hanno creduto da subito al

progetto di Destinazione. Il progetto è un’iniziativa aperta e il Comune di Marsala ha dimostrato disponibilità e interesse, quindi non appena definirà l’iter burocratico-amministrativo senz’altro ci sarà la possibilità di promuovere Marsala con il contributo dello stesso Comune. Il Distretto attende con piacere – prosegue il presidente Rosalia D’Alì – di poter allargare la promozione anche a Marsala. Stiamo lavorando su un progetto di creazione e promozione della Destinazione aperto a tutti i Comuni della Sicilia Occidentale, anche a chi non ha ancora aderito all’accordo di collaborazione. Questo è un progetto di sistema per far crescere tutto il territorio e non per fomentare lotte intestine e campanilismi vari. A chi si interroga sulla bontà del progetto dico soltanto che daremo risposte con numeri e risultati che sono già entusiasmanti. Auspichiamo che il progetto possa coinvolgere sempre più Comuni perché siamo consapevoli che se saremo tutti uniti in un’azione sinergica potremo raggiungere sempre maggiore visibilità e dare valore alla nostra Destinazione».

Di tutta risposta però, in sordina, è nato il sito web marsalariparte.it realizzato, -si legge su Videoh24.it– da una task force di associazioni del territorio.

Fin qui nulla di strano se non fosse che il claim della campagna che pubblicizza “pacchetti con promozioni e sconti per i turisti in vacanza a Marsala”,  fa il verso a nonsonoicaraibi.it: “Sicilia? Sì, Marsala”, utilizzando addirittura lo stesso concept, stile grafico e font nelle immagini promozionali.

Di sicuro non una casualità.

E tra una polemica e l’altra sui social c’è anche chi ci scherza su come la pagina satirica locale Memesuddu che grazie ai suoi fidati “mematori” ha messo su un’altra campagna stavolta quanto mai esilarante ma allo stesso tempo molto realistica.