Con un libro si sa, si vivono le vite degli altri. Ma esistono dei paesi dove, in alcune librerie, puoi “prendere in prestito” una persona, invece di un libro, ed ascoltare la storia della sua vita.
Si tratta delle Human Library Organization, (QUI) un’organizzazione internazionale senza fini di lucro con sede amministrativa a Copenaghen, in Danimarca dove dal 2000 ha avviato un progetto innovativo: la libreria di esseri umani.
Si prende in prestito una persona per mezz’ora e si ascolta la sua storia. Un’iniziativa oggi diffusa in 6 continenti.
Ottantacinque Paesi hanno sposato l’idea e milioni di persone si raccontano come “un libro aperto”. Altrettanti li ascoltano e fanno domande, s’informano. L’HLO vuole garantire la Biblioteca umana come piattaforma di apprendimento senza libri ma con persone.
«Human Library® – si legge sul sito – è una piattaforma globale innovativa e pratica per l’apprendimento. Siamo integrati nelle scuole superiori per l’apprendimento superiore, la formazione medica per l’impegno civico per migliorare la nostra comprensione della diversità al fine di contribuire a creare comunità più inclusive e coesive attraverso le differenze culturali, religiose, sociali ed etniche.» Uno degli obiettivi è combattere i pregiudizi: ogni persona ha un “titolo”, come “Disoccupata”, “Rifugiato”, “Bipolare”, ma ascoltando la loro storia si andrà oltre il giudizio, l’etichetta. Oltre la “copertina”.