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    Una nuova sessualità? ecco dieci buoni consigli

    Dieci consigli per vivere la propria sessualità in modo sano e consapevole in era post-Covid. A stilarli un gruppo di esperti medico-scientifici guidati dal Professor Massimo Galli, direttore della terza divisione di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano che hanno sviluppato, una ricerca all’interno di “Safe is the new normal”, in collaborazione con Anlaids (la prima associazione italiana nata per fermare la diffusione del virus HIV e dell’AIDS), la campagna educational di Durex, per non tornare alle cattive abitudini della normalità prima del Covid-19.

    Il progetto punta a sensibilizzare gli italiani a rivedere tutte quelle sbagliate abitudini sessuali che si erano diffuse e radicate in passato e che erano diventate, fino a prima del lockdown, una normalità non corretta in termini di prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e, in generale, di salute sessuale.

    Ad esempio, fino a prima del lockdown, solo 1 italiano su 2 era solito utilizzare il preservativo come contraccettivo.

    Lo studio, svolto su un campione rappresentativo della fascia di età 16-55 anni, ha posto la sua attenzione su tre diversi gruppi di interesse (single, non conviventi e conviventi) evidenziando, per il periodo di lockdown, un generale calo del desiderio sessuale, nell’83% dei casi, e una drastica riduzione dell’attività sessuale, con solo il 23% degli intervistati che ha confessato di aver mantenuto un livello di attività sessuale uguale, o quasi, al periodo precedente. Tra le principali cause di questo calo sono emerse: ansia e paura del contagio, presenza di bambini in casa, interruzione della mobilità e obbligo di distanziamento sociale.

    «Il lockdown non può non aver interferito con le abitudini sessuali e ha drasticamente ridotto le occasioni d’incontro – spiega il professor Galli – specie tra giovani, e più in generale i rapporti occasionali. Il coronavirus è un “nemico totale” del sesso libero, che ha costretto molti a un lungo periodo di astinenza. La fine del lockdown, che coincide con i mesi estivi, fa facilmente prevedere una robusta ripresa dei contatti e dei rapporti. Una parte della ripresa, che merita le attenzioni dedicate a tutto il resto, ma con un’accortezza in più: essere ragionevolmente consapevoli sulle condizioni proprie e del proprio partner e ricordare che se il cento per cento della sicurezza per Covid-19 non lo si può avere, qualcosa di molto vicino al cento per cento della sicurezza contro le malattie sessualmente trasmissibili può essere raggiunto. Le infezioni sessualmente trasmesse sono un capitolo trascurato e da molti dimenticato, a partire dalla più temibile tra loro, l’infezione da HIV. Tentando di trasformare una crisi in un’opportunità, di tradurre un’attenzione destata da Covid per la propria salute in una maggior attenzione per la sicurezza propria e altrui, è questo il momento per tornare a parlare di prevenzione nell’attività sessuale e per dar spazio alla cultura della responsabilità».

    Ecco, dunque, le dieci buone pratiche per una sessualità sana, consapevole e felice:

    1. La sicurezza non ha identità di genere, né orientamento sessuale: ogni anno in Italia ci sono circa 3000 nuove infezioni da Hiv e tra il 2004 e il 2017 è aumentato progressivamente di quasi due volte il numero di persone con un’infezione sessualmente trasmissibile (IST) confermata.

    2. La sessualità è un bisogno fondamentale degli individui: salute sessuale non vuol dire solo evitare le infezioni sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate ma anche diritto di avere esperienze sicure e piacevoli, libere da pressioni e coercizioni. Focalizzare l’attenzione su aspetti legati al piacere di una sessualità consapevole può aumentare la probabilità di comportamenti di prevenzione.

    3. Acquisiamo consapevolezza sulle pratiche sessuali che comportano un rischio di infezioni sessualmente trasmissibili: rapporti non protetti anali, vaginali e orali.

    4. Proteggiamoci con il preservativo; questo dispositivo garantisce sicurezza e protezione verso tutte le infezioni sessualmente trasmissibili attraverso sesso vaginale: HIV, epatiti virali, sifilide, Gonorrea, Chlamydia, HPV, attraverso sesso anale: HIV, epatiti, condilomi, molluschi contagiosi, sifilide, gonorrea, linfogranuloma venereo (Chlamydia) e attraverso sesso orale: HIV, sifilide, epatite B, HPV, Gonorrea, Herpes genitale.

    5. Utilizziamo il preservativo in modo corretto: il preservativo va indossato dall’inizio alla fine del rapporto, va maneggiato correttamente stando attenti a non danneggiarlo; va controllata la data di scadenza riportata su ogni singola confezione. Va conservato correttamente, tenendolo lontano da fonti di calore (es. cruscotto dell’auto in estate o tasca posteriore dei jeans); usiamo solo eventuali lubrificanti a base acquosa e siliconica.

    6. Manteniamo un’accurata igiene intima e personale prima e dopo il rapporto: è consigliabile lavarsi le parti intime prima e dopo l’attività sessuale ed evitare di condividere i sex toys, che vanno lavati con acqua calda e sapone e disinfettati dopo l’uso.

    7. Contrastiamo gli stereotipi negativi relativi all’uso del preservativo: “rovina il momento, il suo uso è competenza maschile, diminuisce il piacere”. Al fine di promuovere comportamenti mirati alla salute è necessario contrastare questi stereotipi negativi, focalizzando il ragionamento sui vantaggi dell’utilizzo del preservativo.

    8. Sentiamoci protagonisti attivi della nostra sessualità e della prevenzione: l’autoefficacia corrisponde alla consapevolezza di riuscire a dominare specifiche attività, situazioni o aspetti del proprio funzionamento psicologico e sociale. Si può considerare come la percezione che abbiamo di noi stessi di essere in grado di fare qualcosa. Potenziare questa consapevolezza aumenta quindi la probabilità di adottare comportamenti corretti anche in termini di prevenzione delle IST.

    9. Evitiamo la sovrainformazione e le fake news: confrontiamoci con persone di fiducia, come i genitori o gli insegnanti, e rivolgiamoci per pareri medici alle figure professionali preposte, informandoci in merito sui siti istituzionali (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità), quelli da essi approvati, e sui siti delle Associazioni di volontariato accreditate.

    10. La comunicazione è fondamentale: l’assertività è una caratteristica del comportamento umano, che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni. L’assertività sessuale è la capacità di far conoscere i propri bisogni, mettendo dei limiti se questi non sono rispettati. Un esempio di richiesta assertiva in ambito della sessualità si riferisce al richiedere l’utilizzo del preservativo come condizione necessaria al rapporto, mostrando così esplicitamente la propria volontà di protezione e prevenzione.

    Tutti vogliamo tornare alla normalità quanto prima possibile. Ma siamo sicuri che quella normalità fosse abbastanza? Per Durex non lo era.Sfruttiamo tutti insieme questo momento storico senza precedenti e la maggiore attenzione per la prevenzione di infezioni trasmesse per contatto per modificare anche i comportamenti sessuali ed evitare la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili.#durex #durexItalia #safeisthenewnormal #nontorniamoallanormalità #letsnotgetbacktonormal

    Pubblicato da Durex su Martedì 16 giugno 2020

     

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