Definito il mago della truffa, Nicolò Regina, 37 anni, di Castelvetrano, è stato arrestato dai Carabinieri di Palermo perchè destinatario di un’ordine di carcerazione della Procura di Milano. L’uomo doveva espiare una condanna a 4 anni e 8 mesi per truffa e ricettazione.
La condanna per Nicolò Regina è arrivata per una serie di raggiri accertati nel periodo marzo-dicembre 2010 ai danni di clienti che avrebbero pagato le bollette di energia elettrica, convinti di essere transitati da Enel ad una società tedesca. I soldi – circa due milioni di euro –però, finivano nelle tasche degli agenti (rivelatisi poi truffatori), tra cui Regina, a capo dell’azienda straniera, di cui avrebbero raccontato di essere rappresentanti in Sicilia ma che non sarebbe, di fatto, mai esistita.
A denunciare tutto un imprenditore e poi il presidente dell’Enel, che intanto, avrebbe continuato a fornire energia elettrica a clienti che pagavano invece la società fantasma.
L’azienda italiana fornitrice di energia elettrica, assistita dall’avvocato Massimo Motisi, si è costituita parte civile: il giudice ha disposto che il danno patito dall’azienda venga quantificato in sede civile.
L’indagine, durata sei mesi e coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Teresa Maligno, ha dimostrato che a cadere nella trappola di Regina, sarebbero state circa 150 persone, soprattutto imprenditori (titolari di bar, ristoranti, centri sportivi piuttosto noti in città) ed artigiani. Pare che tutti sarebbero stati contattati con la proposta di cambiare gestore per ottenere una riduzione del 30% dei costi della bolletta elettrica. I clienti firmavano i contratti in base al presunto risparmio, mentre al posto dell’azienda tedesca (ovviamente fantasma) ad erogare il servizio restava Enel.
Ieri, mercoledì 8 luglio, Nicolò Regina è stato arrestato mentre passeggiava nella spiaggia di Mondello e trasferito al carcere Pagliarelli.
