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    Musumeci si adatta alle regole nazionali e stoppa la quarantena per chi arriva dai Paesi a rischio

    E’ con l’ordinanza numero 34 (QUI) che la Sicilia blocca la quarantena per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta o Spagna.

    Lo Stop di Musumeci, però, non interferisce con le misure contenute nell’ordinanza del Ministro della Salute del 12 agosto 2020. Di fatto per la Sicilia si trattava di un’attenzione particolare (adottata dagli altri governatori) a quanto già stabilito da Speranza e che, continua a rimanere in vigore e a regolare l’ingresso nel territorio nazionale per chi arriva dai Paesi considerati più a rischio.

    Da ieri, venerdì 11 settembre, quindi, per chi rientra o arriva in Italia dopo aver transitato o soggiornato nei Paesi a rischio (Croazia, Grecia, Malta o Spagna) dovrà sottoporsi a tampone al fine di garantire il contenimento e la prevenzione da contagio del covid 19

    I passeggeri, secondo quanto previsto dal ministro della Salute Roberto Speranza, hanno l’obbligo di presentare al vettore (o comunque a chiunque sia deputato a fare i controlli sulle attestazioni), 72 ore prima dell’ingresso in Italia, i risultati di un test (molecolare o antigenico), effettuato attraverso un tampone e che deve risultare negativo. Inoltre, nel caso in cui ce ne sia la possibilità, c’è l’obbligo di effettuare il test al momento dell’arrivo in aeroporto, nel porto o nell’area di confine, oppure, entro 48 ore dall’arrivo in Italia, presso l’azienda sanitaria locale di riferimento. In attesa del test è necessario sottoporsi a un isolamento fiduciario.

    Tutti coloro i quali arrivano da Croazia, Grecia, Malta o Spagna sono obbligate a comunicare, una volta in Italia, il loro arrivo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio. Nel caso in cui insorgano sintomi riconducibili al Covid-19 c’è l’obbligo di segnalarlo alle aziende sanitarie attraverso i numeri telefonici dedicati e di sottoporsi, secondo le determinazioni all’isolamento.

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