Nell’ambito di una più ampia strategia di controllo finalizzata a perseguire illeciti connessi nell’erogazione di servizi sanitari svolti durante l’attuale emergenza pandemica, i Carabinieri del NAS di Palermo hanno sequestrato un laboratorio per lo screening della Sars-COV-2 presso un centro diagnostico privato del trapanese.
Il laboratorio continuava ad analizzare tamponi molecolari per conto dell’ASP di Trapani e di alcune cliniche private della provincia di Trapani e Palermo oltre che di privati cittadini, nonostante le apparecchiature nei mesi precedenti fossero state valutate non idonee per lo screening del Covid-19.
Le matrici oggetto di analisi erano risultate difformi dal reale contenuto e, in alcuni casi, l’esame analitico aveva dato esito negativo al virus quando in realtà doveva essere positivo.
Inoltre, le indagini hanno fatto emergere che il titolare della struttura diagnostica ed il direttore tecnico del laboratorio avevano omesso di inserire nella piattaforma web regionale per il Covid19 i test privati eseguite e processati con il relativo esito; hanno fatto lievitare il prezzo per tampone da 50 euro (prezzo stabilito da una circolare regionale) ad una cifra che varia dagli 80 ai 100 euro e, non contenti, non hanno adempiuto alla presenza obbligatoria del biologo specializzato in microbiologia, virologia o genetica; figura professionale indispensabile nella processazione dei tamponi oro-rino-faringei per il codiv-19.
Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Trapani per falso e frode nell’esecuzione del contratto con l’ente pubblico, avendo eseguito presso il laboratorio in questione, per conto dell’ASP di Trapani, n. 7.600 tamponi, richiedendo alla stessa il pagamento di fatture per complessive euro 380.000, dei quali 72.000 già corrisposti.