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    “Memesuddu”: Rizzi svela chi c’è dietro la pagina satirica ma dimentica che il personaggio pubblico è lui

    Colpo di scena, signori e signore, avrebbe detto il buon Mike Bongiorno.

    Con un colpo basso, Enrico Rizzi, leader del partito animalista europeo e attivista nella battaglia per i diritti degli animali ha rivelato ai suoi oltre 160 mila follower l’identità dell’autore della pagina satirica Memesuddu Trapani.

    Attraverso un post sulla sua pagina Facebook pubblicato nella serata di oggi, Rizzi si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa: i rapporti tra i due soggetti in questione, infatti, non sono mai stati idilliaci. Era il luglio del 2019 quando l’attivista querelava gli amministratori della suddetta pagina per il reato di diffamazione aggravata a mezzo internet.

    Diversi sono stati i meme che l’ideatore (o gli ideatori, pare che all’inizio fossero in tre) ha dedicato a Rizzi in qualità di personaggio pubblico negli anni, non ultimo quello sull’improvvisa scomparsa del cane PIC che ha mandato su tutte le furie l’attivista

    Sarà stata forse questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha convinto Rizzi a rivelare chi si cela dietro alla pagina tanto amata (ma anche tanto odiata, dipende dai punti di vista) dai trapanesi.

    «Ho riso con piacere anche di molti post che mi ha nel tempo dedicato, – scrive Rizzi su Facebook parlando di Memesuddu- ma non ho potuto fare a meno di notare che progressivamente, nei miei confronti, si è passati dalla satira, anche graffiante, alla presa di mira animata da autentico accanimento, non più divertente ma solo rancoroso.

    Qualche giorno fa -continua- mi ha inviato una richiesta di amicizia il sig. Silvestro Bonaventura, rimasto (secondo quanto mi hanno riferito) unico gestore della pagina dopo che gli altri due che avevano contribuito con lui a fondarla se ne sono allontanati proprio non condividendo questa presa di mira nei miei confronti ingiustificata e ingiustificabile.

    Ultimo episodio in ordine di tempo la scomparsa, come ben sapete, del mio cane PIC, una vicenda che sta lacerando e mettendo a dura prova la mia famiglia, e difronte alla quale il sig. Bonaventura ha ben pensato di fare ancora una volta, facili e basse ironie. Ecco, io non mi nascondo dietro un nickname, sono sempre io, ci metto da sempre la faccia, nome e cognome. Mi chiedo come mai non lo faccia anche il signor Bonaventura quando pubblica gli insulti verso la mia persona(…)».

    La risposta non è tardata ad arrivare e dalla pagina interessata è arrivata la conferma con un video dove Bonaventura tira giù -letteralmente- la maschera:

    «Era un momento che immaginavo da tempo non pensavo che la dinamica che l’avrebbe scaturita sarebbe stata questa. Da oggi Memesuddu ha un volto, non so quanto gradevole e anche un nome e cognome…»

    Con l’occasione Bonaventura ha tenuto a sottolineare l’imparzialità rispetto alla satira fatta nel corso degli anni sulla sua pagina:

    «Posso dimostrare che non ho mai fatto parte di un partito e non ho mai fatto attività politica. Memesuddu ha sempre colpito quando lo riteneva corretto, senza condizionamenti, senza la pretesa di condizionare l’opinione pubblica. Siamo sempre stati liberi e indipendenti da tutti, perfino nei contest. Memesuddu -continua Bonaventura- non ha mai cercato favori né ritorno economico di alcun tipo e posso dirlo a testa alta ne tantomeno la visibilità, la cosa che invece cerca di più Enrico Rizzi – e qui la stoccata – una persona che ritengo faccia tutto solo per avere un riscontro a livello di immagine. Memesuddu -conclude l’ideatore della pagina- non si fa demoralizzare da questo smascheramento e continuerà la sua attività» (Qui il video integrale).

    Tanti i commenti di supporto al giovane da parte dei fan di Memesuddu come altrettanti sono quelli di scherno (e talvolta offesa) nella pagina di Rizzi nei confronti di Bonaventura.

    In questo scontro tra titani, però, ci permettiamo di fare una piccola osservazione: in questa vicenda Rizzi dimentica che il personaggio pubblico è lui.

    Lui ha liberamente deciso di essere un leader animalista, di fare politica con la sua attività in difesa degli animali, lui -come ha sempre detto- ha deciso di metterci la faccia. Ed essere un personaggio pubblico vuol dire assumersi oneri e onori ed esporsi alle critiche e anche, come in questo caso, alla satira che gli articoli 21, 9 e 33 della Costituzione tutelano.

    Foto credits:

    https://www.facebook.com/MemesudduTrapani/

    https://www.facebook.com/enricorizziofficial

    Giovanni Mercadante
    Giovanni Mercadantehttp://giovannimercadante.it
    Social media manager, digital PR, blogger. Ha scritto, tra gli altri, per Blogo, Excite Italia, Leonardo.it. Pizza e Nutella lover.

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