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    Sicilia: Con il passaggio alla zona gialla, arriva l’ordinanza di Musumeci

    «Il passaggio della Sicilia alla “zona gialla” non è un liberi tutti. È, semmai, il richiamo a una maggiore responsabilità, sia per noi che la governiamo e sia per la comunità isolana tutta».  Così il Presidente della regione Sicilia Nello Musumeci commenta il passaggio dalla zona arancione alla zona gialla per la Sicilia e ammonisce : «Dobbiamo approfittare di questa piccola apertura per dimostrare di sapere mantenere una condotta improntata a cautela e prudenza. Del resto, abbiamo davanti a noi il mese di dicembre che possiamo e dobbiamo vivere con serenità, se sapremo essere presenti a noi stessi, ai nostri compiti, rispettosi delle regole che questa maledetta epidemia impone a ciascuno di noi.» Poi, firma una nuova ordinanza in vigore da domani, domenica 29 novembre, e fino a giovedì 3 dicembre. Il provvedimento, modifica alcune delle attuali restrizioni, adattandole alla nuova classificazione in “area gialla” per la Sicilia.

    Vengono confermati la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori, la chiusura di teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine e il divieto di circolazione dalle 22 alle 5. Lo prevede la nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci per limitare il contagio da coronavirus nell’Isola.

    Permane, inoltre, a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, il limite del 50 per cento di riempimento rispetto alla capienza, oltre alla chiusura dei centri commerciali nelle giornate domenicali.

    Eccezione solo per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Potranno riaprire (dalle 5 alle 18), invece, i bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e pizzerie.

    Consentita, fino alle 22 la vendita di cibo solo per asporto, mentre nessun limite per il domicilio. Sarà possibile muoversi all’interno del proprio Comune, e fuori, dalle 5 alle 22. Negli altri orari spostamenti possibili solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute.

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