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    Sicilia: la provincia di Trapani tra le 4 aree idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare

    Tra le quattro aree individuate in Sicilia, per la costruzione del Deposito Nazionale Nucleare, risulta potenzialmente idonea anche la provincia di Trapani

    E’ quanto emerge dalla Carta nazionale aree potenzialmente idonee (Cnapi) pubblicata sul sito depositonazionale.it.

    Le altre province siciliane, come si legge sul sito, sono Palermo e Caltanissetta. Nello specifico i Comuni interessati sarebbero: per la provincia di Trapani, il Comune di Trapani, Calatafimi-Segesta, per la Provincia di Palermo, i Comuni di Castellana Sicula e Petralia Sottana mentre per Caltanissetta, il Comune di Butera.

    In Italia, che da anni manda le scorie all’estero, sessantasette in tutto le aree scelte capaci di soddisfare i 25 criteri stabiliti cinque anni fa, e pubblicate dopo sei anni, nella notte, sul sito decompositonazionale.it (QUI la mappa dettagliata). Aree che nessuno, però, oggi vuole a casa propria.  Insieme alla Sicilia è interessato il Piemonte con 8 aree, alle quali se ne aggiungono 24 tra la Toscana e il Lazio. Non viene risparmiata la Sardegna con ben 14 zone idonee alle quali si aggiungono le 17 tra Basilicata e Puglia.

    Il Deposito Nazionale verrà costruito insieme al Parco Tecnologico, centro di ricerca applicata e di formazione nel campo del decommissioning nucleare all’interno di un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al Deposito e 40 al Parco Tecnologico.

    Si tratta, si legge sul sito, di «un’infrastruttura ambientale di superficie che permetterà di sistemare definitivamente in sicurezza i rifiuti radioattivi, oggi stoccati all’interno di decine di depositi temporanei presenti nel Paese, prodotti dall’esercizio e dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industria e ricerca». Una mission che deve essere raggiunta entro il 2025.

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