Si è concluso da poco l’interrogatorio del sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta antimafia che ieri ha portato all’arresto di 13 persone nel feudo di Matteo Messina Denaro, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Francesca Dessì e Gianluca De Leo, della Dda del capoluogo siciliano.
«Oggi abbiamo capito di cosa si trattava. Non possiamo violare il segreto istruttorio, ma gli argomenti sono facili da chiarire. In più produrremo dei documenti che consentono ulteriormente di riscontrare quello che oggi il sindaco ha chiarito. Non siamo fiduciosi, di più». Così l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale del sindaco di Castellammare del Golfo, all’uscita del Palazzo di Giustizia palermitano.
Mentre il suo assistito, Nicolò Rizzo, sindaco di Castellammare del Golfo (Trapani) lasciando il Palazzo di Giustizia di Palermo dopo essere stato sentito per quasi un’ora dai pm:«Stavo dormendo, tutto mi sarei potuto aspettare ma non di ricevere un avviso di garanzia. E’ la mia prima esperienza, non ho mai ricevuto un avviso di garanzia». Ed ha poi aggiunto accompagnato dal suo legale Giacomo Frazzitta: «Il sindaco deve fare il sindaco, deve fare atti di indirizzo, la gestione compete ad altri settori». Secondo l’accusa Rizzo avrebbe agevolato il boss Francesco Domingo, tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare.
«Sono stato interrogato stamattina. Ho chiarito in maniera dettagliata la mia posizione e per rispetto dell’istituzione che rappresento ma soprattutto di tutta la città di Castellammare del Golfo, ribadisco di essere sereno – ha affermato in una nota successiva Rizzo- poichè ho sempre lavorato in maniera trasparente nell’interesse esclusivo della mia città. Ringrazio i tanti che mi hanno manifestato solidarietà e continuo ad avere fiducia e grande rispetto per la Magistratura che sta appurando i fatti e poichè ci troviamo chiaramente in una fase di indagine in cui vige il segreto istruttorio, comunicherò immediatamente eventuali risvolti della vicenda che mi riguardano che potranno essere resi noti».
I fatti contestati – spiega il legale Giacomo Frazzitta – risalgono al settembre 2019, il mio assistito è qui come sindaco ma dopo l’interrogatorio di oggi possiamo dire che non
si tratta di atti che riguardano il comune di Castellammare del Golfo. «Non ci sono contatti diretti – ha concluso Frazzitta -ad agevolare chicchessia»