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    Ancora una confisca nel trapanese, corroso, questa volta, il patrimonio dei fratelli Loretta

    Ancora una confisca nel trapanese, dopo quella avvenuta nei giorni scorsi nei confronti del patrimonio di Vito Marino (QUI), oggi all’ergastolo insieme al cugino, e conosciuto nel pacecoto per essere il figlio di figlio di Girolamo, boss di Paceco, soprannominato “Mommu u nanu”,  ucciso nel 1986 per mano mafiosa, la Guardia di Finanza di Trapani e la Polizia di Stato hanno corroso il patrimonio dei fratelli Carlo Antonio e Giuseppe Loretta di 54 e 40 anni.

    La confisca, a Mazara del Vallo, ha riguardato 7 immobili (abitazioni e terreni agricoli), 26 veicoli anche da lavoro, 2 società con relativo compendio aziendale (operanti nei settori edili e di smaltimento rifiuti), tre conti correnti e rapporti bancari per un valore di 1 milione 800 mila euro. Secondo l’accusa i Loretta erano vicini al  boss mafioso mazarese Vito Gondola,  ora deceduto, ritenuto numero uno di cosa nostra a Mazara del Vallo e che negli anni scorsi, avrebbe affiancato Messina Denaro nella sua latitanza.

    Le indagini avevano appurato che i fratelli utilizzavano la sede dell’azienda di smaltimento amianto per incontri con affiliati alle famiglie mafiose trapanesi e l’interesse di cosa nostra per lo smaltimento dei rifiuti e del settore edile.

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