Ore di intenso lavoro quelle che si susseguono dopo il via alla campagna vaccini nei presidi ospedalieri della provincia di Trapani.
Oltre 1200 gli operatori sanitari vaccinati nelle prime giornate di quella che è la campagna vaccini partita, in forma simbolica in tutta Italia, lo scorso 27 dicembre (QUI) ma che oggi, risulta essere in tutto il Paese, molto lenta.
Sul sito del ministero della Salute, ieri sera, sabato 2 gennaio, erano 52 mila le inoculazioni eseguite nonostante tutti i centri ospedalieri interpellati lavorassero 12 ore al giorno al fine di sistemare la “faccenda”.
E la “faccenda vaccini” oggi segna un passo lento. Troppo per un’Italia con un tasso di contagio in continua crescita e un numero di morti più alto rispetto agli altri Paesi (Francia a parte) nonostante le restrizioni adottate dal Governo Conte.
Un passo cha ha un andamento pari a un’inoculazione su 10, tanto che la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha twittato:«serve un’accelerazione poderosa» soprattutto a pochi giorni dalla fine del Decreto Natale (anche se, dalle riunioni di oggi, Roma da fumate nere paventando nuove, lunghe ed ulteriori restrizioni per gli italiani)
A Trapani però il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Paolo Zappalà, ha espresso soddisfazione :«Sono appena rientrato dal giro delle postazioni vaccinali allestite da ieri presso le strutture ospedaliere provinciali ed ho constatato che la macchina è partita con grande partecipazione del personale sanitario – ha detto Zappalà- Il mio compito assieme ai colleghi e al responsabile aziendale della campagna vaccinale, il dott. Gaspare Canzoneri, è quello di supportare tutti i gruppi di lavoro interdisciplinari che abbiamo formato per raggiungere quanto prima il numero di vaccinazioni fissato come obiettivo per rendere la popolazione immune e bloccare la circolazione del virus »
Ma quando sarà possibile raggiungere tale obiettivo con questi ritmi, certamente non voluti e decisi da Zappalà che, intanto, tiene alto il morale e non molla sulla prevenzione e la prudenza: « la partenza della campagna vaccinale non deve però indurre ad abbandonare la prudenza nei comportamenti individuali, anche se si è stati sottoposti alla prima dose del vaccino. Il virus circola ancora e l’immunità – come spiegato dalla scienza – può dirsi infatti massima solo alcuni giorni dopo la seconda dose di richiamo, ripetuta a 21 giorni dalla prima. È essenziale, quindi continuare con il distanziamento sociale e le altre precauzioni, ha proseguito il manager «anche perché, i dati sull’andamento dell’epidemia, dopo il calo registrato nell’ultima parte del mese di dicembre, mostrano negli ultimi giorni una lieve ripresa dei casi, con un numero ad oggi, di 1598 soggetti contagiati nella provincia di Trapani ».
Zappalà ha poi voluto soffermarsi sul caso “Valderice”(QUI) e, dopo aver sentito il Sindaco del Comune valdericino, Francesco Stabile, precisa che « la situazione è sotto controllo e al momento non vi sono situazioni di allarme in provincia tali da configurare una “zona rossa”, nemmeno nel territorio del comune di Valderice che con 77 casi mostra un incremento in valore assoluto ma i contagi riguardano appena lo 0,6% della popolazione di quel territorio ».