La tensione sale nelle carceri trapanesi come i contagi da covid in tutta la Sicilia.
Al carcere Pietro Cerulli di Trapani, infatti, dove è stata registrata un’aggressione, un’altra a distanza di pochi giorni, dal sindacato SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che ne denuncia, esasperato l’accaduto: «A poche settimane da un’altra analoga aggressione, oggi (14 aprile 2021) un Assistente di Polizia Penitenziaria del carcere Pietro Cerulli di Trapani è stato aggredito da un detenuto dopo averlo accompagnato ad un controllo nell’infermeria della struttura detentiva».
Con queste parole, il Segretario Nazionale per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Calogero Navarra, in una nota, continua: «Un’aggressione assurda e violenta, posta in essere mentre il detenuto veniva riaccompagnato nella sua cella e che ha costretto il poliziotto a ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso».
Una situazione insostenibile: «Basta! –tuona Navarra – Servono interventi urgenti per frenare la spirale di violenza che caratterizza le carceri siciliane». Dello stesso avviso anche Donato Capece, Segretario Generale del SAPPE: «Siamo vicini al collega ferito ed è inaccettabile che i poliziotti penitenziari non abbiano strumenti per difendersi da questi delinquenti violenti. Servono corretti immediati: il Taser o altre soluzioni analoghe per fermare queste continue violenze, che minano anche la serenità del Corpo di Polizia Penitenziaria tutto».