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    Controlli della movida: vendita di alcolici ad 11 minori, sequestro penale per un locale del centro storico

    Dura la sanzione applicata nei confronti del titolare di un locale del centro storico trapanese che avrebbe somministrato bevande alcoliche a ben undici minorenni contravvenendo al divieto di distribuire alcool a minori di 16 anni.

    La trasgressione alla Legge Balduzzi (QUI il testo della legge) gli è costata, però, il sequestro del locale. Ieri sera, sabato 18 luglio, infatti, nel corso dei controlli della Polizia Locale di Trapani, finalizzati a verificare il rispetto delle disposizioni anti assembramento Covid 19 nella zona della movida,  gli agenti hanno «identificato 11 minori a cui erano state somministrate sostanze alcoliche»

    Da un riscontro con i giovani, la Municipale ha proceduto ad effettuare «il controllo nel locale di pubblico esercizio dove era stata accertata la somministrazione» . Gli agenti hanno proceduto al sequestro penale dell’esercizio e la denuncia all’autorità giudiziaria delegante di tre persone».

    In base alla legge, chiunque vende bevande alcoliche ha l’obbligo di chiedere all’acquirente, all’atto dell’acquisto, l’esibizione di un documento di identità, tranne che nei casi in cui la maggiore età dell’acquirente sia manifesta. Non può essere venduto alcool nemmeno a persone con disturbi mentali o ubriache.

    Stessi limiti, ovviamente, sono estesi anche alla vendita di sigarette, sigarette elettriche tabacco (anche dai distributori).  I rivenditori sono tenuti a chiedere il documento d’identità agli acquirenti se la loro maggiore età non è manifesta altrimenti, per chi viola le norme: sanzione da 250 a 1000 euro, da 500 a 2000 euro in caso di recidiva, fino alla sospensione per tre mesi della licenza.

    La famiglia, in questo contesto, continua ad avere un ruolo fondamentale: se da un lato è quella che fornisce il denaro per andarsi a divertire insieme agli amici, dall’altro dovrebbe  cogliere i segnali dei giovani per contrastare in tempo fenomeni di comportamenti trasgressivi legati all’abuso di alcool.

    L’alcol, infatti, secondo alcuni studi sociologici, assume, tra i ragazzi, una dimensione comunicativa. E’ una forma di linguaggio su cui scaricare volontà represse in modelli non adeguati alle proprie inclinazioni. Sul problema dell’uso/abuso dell’alcol tra i giovani c’è tanta apprensione tanto che molti sono gli studi attivati per cercare di capire meglio il fenomeno sempre più in crescita.

     

     

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