E’ il Senegal il Paese vincitore del ventiduesima edizione del Cous Cous Fest, l’unica competizione capace di unire, in maniera pacifica, i Paesi di 4 continenti: quello africano, europeo, americano e asiatico, compresi anche Palestina e Israele.
Il Campionato del mondo è il momento centrale del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale, organizzato dall’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo con il Comune di San Vito Lo Capo, la cui 22\esima edizione si è chiusa questa sera a San Vito Lo Capo.
La ricetta di Mareme Cisse, senegalese di Dakar, che lavora al ristorante Ginger People&Food della cooperativa sociale Al Karub (Agrigento), in gara con il suo figlio maggiore, Falilou Diouf, da cui prende il nome la sua ricetta, couscous di Falilou, è stata la più apprezzata dalla giuria tecnica, tra quelle di Israele, Italia, Marocco, Palestina, Stati Uniti, Tunisia e il team dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Mareme Cisse è impegnata, con la cooperativa Al Karub, in favore dell’inserimento lavorativo di donne e ragazzi stranieri rifugiati o in condizione di fragilità sociale.
La chef ha ricevuto il premio offerto da Unicredit, consegnato dal sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino e da Roberto Cassata, responsabile relazioni con il territorio Sicilia di UniCredit.
”Anche quest’anno con il Cous Cous Fest, San Vito Lo Capo è tornata ad essere la capitale mondiale dell’integrazione e della contaminazione tra le culture – ha detto il sindaco Peraino – e il cous cous il pretesto per parlare di pace e solidarietà tra popoli all’insegna del motto ”make cous cous not walls”.