C’è chi ha preso un aereo da Roma a Palermo per vaccinarsi contro il Covid e chi, invece, ha dovuto mettersi in fila perché ha visto annullata la prenotazione presa mesi fa, perchè non è stata disposta una priorità per i prenotati e per chi, invece, aderiva alla campagna Open Week-end promossa dal governo regionale Musumeci.
Il primo caso riguarda Giuseppe Rocchia, 64 anni, imprenditore che, saputo dell’ Open-weekend, l’iniziativa che fino a questa sera consente agli over 60 di sottoporsi alla vaccinazione con Astrazeneca, anche senza prenotazione, ha preso il primo volo per Palermo e, dopo essersi sottoposto, come tutti gli altri passeggeri che arrivano in Sicilia, al tampone rapido per accertare la negatività al virus, s’è diretto poi all’hub vaccinale allestito all’ex fiera del Mediterraneo (uno dei 65 centri dell’Isola dove è possibile ricevere fino a questa sera –domenica 18 aprile- il vaccino).
«Sono convinto che vaccinarsi sia avere la possibilità di riprendere una vita normale e spero che tutti comprendano quanto questo sia importante. Non avendo certezza di quanto tempo sarebbe ancora trascorso perchè potessi vaccinarmi a Roma, ho saputo di questa iniziativa e sfruttato la giornata festiva per venire qui – racconta -. Ho trovato un’ottima organizzazione e una splendida accoglienza» ha detto l’imprenditore che in giornata rientrerà nella Capitale. La campagna speciale di vaccinazione in corso nei 66 Hub e Centri vaccinali dell’Isola, che già da venerdì ha registrato percentuali di somministrazione del vaccino Vaxzevria ex Astrazeneca quattro volte superiori rispetto ai giorni precedenti, se da un lato agevola persone che arrivano addirittura da fuori regione, dall’altro, non ha previsto, una “Priority Pass” per i siciliani che, invece, avevano già effettuato una procedura di registrazione e prenotazione ma che, oggi, si sono visti negare l’appuntamento per mettersi in fila al pari del sig. Rocchia.
Una situazione un po’ imbarazzante, ci racconta un nostro lettore, che, tra l’altro, nei giorni scorsi aveva contattato l’Asp di Trapani per chiedere come poter modificare la data dell’appuntamento per effettuare il vaccino, lo stesso giorno in cui lo avrebbero inoculato alla moglie. Mail, però, che non ha mai ricevuto risposta.
Fino ad oggi, data in cui il nostro lettore ha accompagnato la moglie alla vaccinazione, poco prima dell’appuntamento, per evitare assembramenti. Purtroppo, però, l’appuntamento (come dicevamo) è stato cancellato e la signora s’è vista superare da 40 persone che per effetto “Open-Weekend” la precedevano.
A voler guardare il lato positivo, certo, oggi anche il nostro lettore che aveva richiesto come fare per poter ricevere il vaccino la stessa giornata della moglie, l’ha ricevuto senza aspettare maggio (data in cui avrebbe dovuto ricevere la sua dose) ma, di fatto, per arrivare all’ottima organizzazione di cui parlava l’imprenditore romano, c’è ancora tanta strada da fare.
Altri lettori ci dicono infatti, che queste mancate comunicazioni si sono verificate anche nelle giornate di venerdì e sabato quando altre persone con appuntamento negli hub trapanesi, se lo sono visti negare al fine di rispettare la fila per l’iniziativa vaccinale attiva.
Eppure sarebbe bastata una semplice comunicazione via mail, appunto, sms, o telefonica per dare la possibilità a chi avesse acquisito la priorità dell’appuntamento, di organizzarsi rispetto alla nuova modalità piuttosto che arrivare e stare in coda.
Emma Sala