L’appello ai guariti dal covid-19, lo aveva fatto ieri anche il presidente della Regione Nello Musumeci: «La Sicilia ha attivato 8 centri di raccolta per il plasma da molti mesi. Donare è un atto di grande umanità ed è indispensabile per aumentare le cure.»
Si perché di fatto il plasma iperimmune aiuta i pazienti a combattere l’infezione ma non solo. Testimoni, durante e dopo la prima ondata della pandemia, tutti abbiamo assistito al passaggio di quella che è diventata una speranza a un possibile supporto concreto per l’emergenza tanto che, in molti guariti si “arruolarono” letteralmente, per donare il loro plasma e sostenere non solo i malati, ma anche la ricerca. Basi scientifiche, infatti, anche prima della pandemia, dimostravano l’efficacia dell’utilizzo del plasma su altre malattie, come la SARS tanto che venne avviata la stessa procedura per la SARS-CoV-2 con buoni risultati.
Il plasma iperimmune presenta un elevato livello di anticorpi specifici utili a neutralizzare il virus e a ridurne la carica virale, attraverso l’immunizzazione passiva (cioè trasferendoli direttamente nella persona così da non richiedere la produzione degli stessi dal corpo).
Questi anticorpi possono essere presenti nel sangue dei soggetti che hanno contratto l’infezione manifestando in forma grave la malattia Covid-19 e sono guariti, oppure che hanno contratto l’infezione con sintomi lievi o addirittura in forma asintomatica e hanno eliminato il virus.
Oggi la raccolta procede in molte regioni italiane e in Sicilia, da mesi, come ricordato da Musumeci, 8 sono i centri per la raccolta. Si tratta dei servizi trasfusionali presso i policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta, Ragusa e negli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania. Tutti centri autorizzati alla fine della scorsa primavera dove possono recarsi a donare tutti quei cittadini recentemente guariti dal Covid 19 essendo ancora dotati di plasma iperimmune.
Si richiede un atto civico, un impegno morale ad aiutare i pazienti che combattono il SARS-CoV-2 donando il proprio prezioso plasma iperimmune. La Sicilia, poi, non è solo un bacino di raccolta ma, come è già avvenuto a Catania, il plasma viene anche utilizzato come cura al fine di far sviluppare immunoglobuline specifiche per la terapia e per la profilassi passiva di questi soggetti esposti o fragili.
Per chi volesse donare, dunque, i requisiti generali sono: aver avuto un test sierologico per anticorpi neutralizzanti anti-SARS-CoV-2 con positività ≥ 80 UA/mL; un tampone negativo, la completa assenza di sintomi da almeno 14 giorni oltre a non avere avuto contatti con un soggetto sospetto o conclamato Covid-19 da almeno 14 giorni ed essere in condizioni generali di salute buone.