Con la fruizione della musica online, le canzoni sono indissolubilmente legate ai corrispettivi video. Risulta difficile creare qualcosa di originale e che faccia la differenza. Cerchiamo qualità di immagini e tecniche di montaggio sempre più particolari per attirare la nostra labile attenzione.
In quarantena abbiamo spesso sentito la necessità di un ritorno alla semplicità, all’essenziale nella nostra vita e lo stesso bisogno, sembra farsi strada nelle produzioni musicali.
Di certo oggi, per cause di forza maggiore, non è possibile effettuare spostamenti o lavorare in equipe per realizzare il video di una nuova canzone. Aggirandosi su Youtube per ricercare le “uscite” dell’ultimo mese, è difficile trovare immagini suggestive o panorami mozzafiato.
Notiamo, invece, istantanee di vita quotidiana in movimento le cui riprese casarecce, sembrano del tutto simili a quelle dei video che possiamo girare noi nella nostra cameretta. I videoclip delle nuove proposte musicali tendono a copiarsi o, quantomeno, ad assomigliarsi: cantanti che si aggirano per casa, librerie, cucine, giardini, in cui cantano, suonano, si muovono nel loro spazio dentro cui ci è permesso curiosare.
Il senso di condivisione della vita privata, familiare già presente con i social e le dirette si amplia. Entriamo così in contatto con i vari artisti o questa è l’impressione che abbiamo. La sensazione è rafforzata dal periodo storico che ci fa sentire più uniti, ed ecco nascere vere e proprie canzoni che hanno come leitmotive l’inflazionato slogan della fase “andrà tutto bene”.
Questo è il caso di Ermal Meta o della collaborazione tra Tommaso Paradiso ed Elisa. Oltre le parole più o meno ricercate, spontanee o retoriche, è il senso di condividere le stesse emozioni, la stessa speranza che si fa più accentuato. A marzo Ghali ha lanciato il suo nuovo video, “Good times” il primo in diretta Instagram. Sulla parte alta dello schermo vediamo il rapper, nella parte bassa i fans che fischiettano o canticchiano il suo pezzo.
Ghemon, Nek o altri cantanti lanciano i nuovi singoli e i rispettivi video in cui troviamo le facce di ammiratori o ascoltatori che tramite l’invio del proprio video o chiamata Instagram si rendono protagonisti e dà subito un effetto di vicinanza. Come se fossimo nello stesso posto, con la stessa voglia di cantare, svolgendo le stesse attività quotidiane ma in città diverse, nelle nostre camere, sotto casa, in un negozio, ci sentiamo simili.
Per l’ennesima volta la musica esprime il desiderio di essere insieme, di essere positivi, fiduciosi, allegramente canterini raccontando con immediatezza non solo con le note ma con le immagini, chi siamo e come ci sentiamo.
Simona Gervasi