Ci siamo più volte chiesti che estate sarà quella del 2020 in piena pandemia mondiale da Covid-19. Sicuramente non come tutte le altre: si è parlato di separatori in plexiglas e di nastri che delimitano lo spazio tra gli ombrelloni ma adesso spunta un’altra novità che riguarda la sicurezza in spiaggia.
Secondo quanto riporta il documento tecnico redatto dall’Inail che riguarda le attività ricreative di balneazione in spiaggia, i bagnini non potranno utilizzare tutti i mezzi a disposizione per salvare vite umane.
Nel documento si spiega che “In attesa di nuove evidenze scientifiche, si raccomanda di valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima e di eseguire le sole compressioni (senza ventilazioni) con le modalità riportate nelle linee guida. Se disponibile un DAE utilizzarlo seguendo la procedura standard di defibrillazione meccanica“.
In poche parole, i soccorritori per evitare i contagi da Coronavirus non potranno praticare la respirazione bocca a bocca nel caso dovesse presentarsene l’occasione.
Una norma questa, che sta già facendo tanto discutere.
Tra gli altri, Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova, durante la trasmissione tv “L’Aria Che Tira” su La 7, ha dichiarato: “Il mondo ci ride dietro. Non la si fa (la respirazione bocca a bocca ndr) a causa di un’infezione che potrebbe, nella lontana ipotesi, contagiare una persona e si lascia morire uno? Cerchiamo di essere seri“.