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    Fase 2: Tranchida soddisfatto «trapanesi responsabili»

    «Complessivamente è andato tutto bene. La situazione al momento è sotto controllo. Mi posso ritenere soddisfatto dei miei cittadini» Questo il primo bilancio del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, a poco più di ventiquattro ore della prima giornata dopo il lockdown, ma senza il “liberi tutti”.

    «C’è ovviamente stato un incremento di persone in giro per la città, ma non possiamo parlare di sversamenti spasmodici e compulsivi. La gente ha capito anche grazie al nostro lavoro di “terrorismo psicologico” svolto in questi giorni, al lavoro dell’Asp e di tutti i volontari presenti sul territorio.- ha detto il sindaco Giacomo Tranchida- Essere passati alla fase 2, non vuol dire aver vinto il virus. La guardia resta alta. Per questo le nostre misure di controllo per contenere il virus, si impongono massive in tutti i settori che abbiamo riaperto. Parlo ad esempio del mercato del pesce, dove sono rientrati pescatori e rigattieri e dove, stiamo cercando di far tornare fiducia nel settore ittico. Un comparto che versa davvero in cattive acque – ha detto il primo cittadino-. La gente, infatti, durante questa quarantena, ha preferito comprare e mangiare il pesce congelato lasciando invenduto quello pescato dai nostri pescatori, nei nostri mari. Il settore, oltre alle misure restrittive imposte dal Governo,  sta pagando lo scotto di questi comportamenti dettati dalla paura».

    Luoghi che, a fine giornata vengono sanificati «Si, delle squadre addette, giornalmente si occupano della sanificazione del mercato ma anche dei giardini, dei mezzi di trasporto e dei cimiteri»

    Ieri è stata la prima giornata di apertura, come sono andati gli ingressi?

    «Tutto si è svolto in maniera regolare. Abbiamo registrato oltre 100 accessi garantendo a tutti la possibilità di poter portare un fiore ai propri cari. A chi non era provvisto di mascherina, il Comune ne ha donata gratuitamente una, consentendo l’ingresso altrimenti vietato. Mascherine, che quest’Amministrazione Comunale ha ricevuto in dono dai cinesi e dall’operosità delle sarte trapanesi ma, che sta ancora aspettando dalla Protezione Civile nonostante le varie sollecitazioni fatte alla Regione Siciliana»

    Stress test superato pure per i mezzi pubblici?

    «Direi di si. A Trapani l’accesso ai mezzi di trasporto è garantito con una diminuzione del 40%. Si sale a bordo con l’obbligo di guanti e mascherina e, ovviamente, rispettando la distanza di un metro. Per questa prima settimana, un volontario presente sul mezzo, distribuirà la mascherina gratuitamente a chi ne è sprovvisto in attesa che il Comune di Trapani riceva le mascherine che gli altri comuni hanno già avuto e distribuito, perché con una popolazione non superiore ai 50.000 abitanti. Una scelta che ovviamente, in piena pandemia, ci porta ad agire in altri modi per garantire la ripartenza.»

     

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