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    Green Pass: le regole sulla certificazione verde per poter viaggiare e accedere ai luoghi pubblici al chiuso

    Con l’obiettivo di mantenere tutta l’Italia bianca fino al 15 agosto, la cabina di regia del Governo (che si riunirà martedì prossimo) è al lavoro per definire gli ultimi dettagli delle regole del Green Pass che sarà obbligatorio per accedere in ristoranti/locali al chiuso, nelle palestre, piscine, teatri, cinema e nelle discoteche (per le quali si sta trattando la riapertura).

    Nel nuovo DPCM in arrivo, secondo le indiscrezioni, il Green Pass verrà reso obbligatorio  anche in luoghi a rischio assembramenti come stadi, concerti, eventi e banchetti. L’obbligatorietà riguarderà anche chi viaggia: bisognerà mostrarlo prima di prendere i treni a lunga percorrenza, navi o aerei.

    Chi, a seguito di un controllo, ne sarà sprovvisto rischierà una multa fino a 400 euro, i gestori oltre alla multa anche la chiusura del locale per 5 giorni.

    Green Pass, cambiano le regole: solo a chi ha ricevuto 2 dosi di vaccino

    Il Green Pass, inoltre, sarà assegnato solo a chi ha ricevuto due dosi di vaccino, scelta questa che porterà al ritiro del certificato verde a milioni di italiani che lo avevano già ricevuto in questi giorni dopo la sola prima dose.

    Beneficeranno della certificazione anche i guariti dal Covid da non più di sei mesi e chi ha effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti.

    Il nuovo Green Pass dovrebbe entrare in vigore dal 1° agosto assieme alla proroga dello Stato di Emergenza, anche se sulla data di partenza ci sono ancora molte criticità per via della campagna vaccinale in forte rallentamento negli ultimi giorni.

    Preoccupa la variante Delta, Sicilia a rischio zona Gialla

    Intanto, i dati sull’andamento dell’epidemia non sono affatto rassicuranti: nei soli ultimi 7 giorni si è registrato un aumento del 61% dei contagi e l’RT è risalito a quota 1.3 in concomitanza con il calo del 73% delle somministrazioni della prima dose del vaccino.

    Tra le Regioni che hanno registrato l’incidenza più alta c’è proprio la Sicilia (31,8 casi ogni 100 mila abitanti) che si candida a diventare zona gialla.

    La variante Delta preoccupa e non poco: nel nuovo decreto verranno inseriti i nuovi parametri di valutazione delle fasce a rischio dove conteranno di più i ricoveri nelle terapie intensive rispetto al numero di contagi.

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