Ha deciso di uscire allo scoperto e di incontrare l’avvocato Giacomo Frazzitta, l’autore della lettera anonima che qualche settimana fa si era fatto vivo con la missiva nella quale vi erano riportati particolari che sono stati giudicati attendibili dallo stesso avvocato di Piera Maggio.
Dopo l’invito a mezzo stampa e tv a farsi vivo l’uomo, che oggi vive in un paese del Trapanese ma che nel 2004 risiedeva a Mazara del Vallo ha deciso di metterci la faccia.
Secondo il racconto riportato dal portale Live Sicilia– né confermato né smentito da Frazzitta – l’uomo a bordo della propria auto il primo settembre 2004 avrebbe descritto la scena avvenuta in un momento subito successivo al rapimento.
La piccola Denise si trovava in macchina con tre persone. Piangeva e urlava “aiuto mamma”.
La testimonianza 17 anni dopo: perché?
Ma come mai questa testimonianza a distanza di 17 anni? Per paura. Si ipotizza che il testimone possa conoscere personalmente gli uomini che erano dentro quella macchina e che ricondurrebbero al contesto familiare nel quale si sono svolte le indagini fino ad oggi.
Sulla credibilità del testimone non vi sarebbe alcun dubbio: è a conoscenza di dettagli che non sono mai stati resi pubblici e contenuti in un vecchio fascicolo dell’inchiesta.
Il prossimo passo adesso sarà quello di convincere l’uomo ad andare in Procura a Marsala, la svolta sul caso che sta tenendo tutta l’Italia con il fiato sospeso potrebbe essere ad un passo.
Commissione d’inchiesta parlamentare per la scomparsa di Denise
Intanto I deputati Alessia Morani e Carmelo Miceli hanno chiesto che venga istituita una commissione parlamentare di inchiesta sulla sparizione della piccola Denise.
«Mi aspetto un po’ più di chiarezza di quella che c’è stata fino ad adesso. Sinceramente oggi ci sentiamo più rincuorati, perché lo Stato ci sta venendo incontro – ha detto Piera Maggio, presente alla conferenza di presentazione della proposta, riportando le sue dichiarazioni sul proprio profilo Facebook -. Soprattutto non mi sento più sola, è cambiato veramente ovunque il clima in tutta questa vicenda. Forse oggi c’è una consapevolezza diversa rispetto a 17 anni fa».