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    Iddu alla stazione di Trapani?

    Nella foto distribuita dall’ufficio stamp ail 27 marzo 2014 l’ultimo identikit del capomafia trapanese Matteo Messina Denaro, latitante ormai dal 1993. Il Gico della Guardia di Finanza l’ha elaborato al computer grazie alle descrizioni fornite da un confidente che, recentemente, ha incontrato il boss di Castelvetrano. ANSA/UFFICIO STAMPA GUARDIA DI FINANZA +++NO SALES – EDITORIAL USE ONLY+++

    Il boss latitante Matteo Messina Denaro potrebbe essersi fatto accompagnare nella stazione di Trapani a bordo di una Mercedes da uno dei suoi favoreggiatori.
       

    Questo particolare emerge dall’inchiesta della Dda di Palermo che ha portato all’arresto di tre presunti narcotrafficanti. Gli investigatori hanno intercettato l’avvocato Antonio Messina, anziano massone radiato dall’albo per i suoi precedenti, mentre parlava con Giuseppe Fidanzati. Si tratta di uno dei figli del boss dell’Acquasanta, Gaetano Fidanzati, oggi deceduto.

    I due facevano riferimento ad un “ragazzo” di Castelvetrano, identificato in Francesco Guttadauro, nipote del cuore di Matteo Messina Denaro, che era stato arrestato. In particolare Fidanzati ricordava di un incontro avvenuto alla stazione di Trapani con “Iddu” (lui ndr) che si era fatto accompagnare a bordo di una Mercedes da un certo “Mimmu”.

    Non è chiaro se “Iddu” sia riferito a Guttadauro o, come invece sospettano gli investigatori, al superlatitante Messina Denaro.

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