La Conferenza Episcopale Italiana, raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, domani, venerdì 1° Maggio, alle ore 21, affiderà l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Lo farà con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo).
Nella festa di San Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro.
«La scelta della data e del luogo è estremamente simbolica – spiega la Cei -. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine. Iniziare questo mese con l’Atto di Affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia».
Il luogo, Caravaggio, «situato nella diocesi di Cremona e provincia di Bergamo, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria»
Qui l’intervista del Card. Bassetti, presidente del CEI
In queste settimane, da Nord a Sud della Penisola sono stati numerosi i vescovi che hanno compiuto atti di affidamento alla Vergine. Adesso l’intera nazione “riceverà” l’abbraccio della Vergine, come già fatto, lo scorso 25 marzo, Spagna e Portogallo che hanno rinnovato la loro consacrazione al cuore immacolato di Maria.
Nel frattempo alcune indiscrezioni, secondo quanto riporta Avvenire, lasciano trapelare che l’esecutivo sarebbe al lavoro per rivedere le riprese delle celebrazioni. La prima data certa, al momento, resta quella di lunedì 4 maggio, per i funerali (prevista nell’ultimo Dpcm), “con l’esclusiva partecipazione di congiunti“,
nel numero massimo di 15, “preferibilmente all’aperto“ ma anche
nel luogo di culto se questo non è possibile. Si chiede la
partecipazione ai riti con “le vie respiratorie protette” e
evitando “il contatto fisico”. Le celebrazioni (secondo le ultime novità) dovranno
svolgersi in un “tempo contenuto” ed “evitando cortei di
accompagnamento del feretro”. Le altre tre sulle quali si starebbe discutendo, secondo quanto riporta il quotidiano, sarebbero il lunedì seguente, l’11 maggio, per la possibilità di celebrare l’Eucaristia all’aperto (si partirebbe con le liturgie feriali). Per il ritorno delle celebrazioni all’interno delle chiese in condizioni di sicurezza (pensando al distanziamento fra i fedeli, guanti, mascherine, e la sospensione di alcuni gesti liturgici come lo scambio della pace), sarebbe previsto per il successivo 18 o il 25 maggio.