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    Il Comune di Trapani in aiuto a micro e piccole imprese, contributi per rifiuti, suolo pubblico e pubblicità

    Una giornata simbolica, quella del primo maggio, scelta dalla Giunta Comunale di Trapani per riunirsi in video conferenza e parlare di lavoro.

    L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    Così recita il primo articolo della nostra Costituzione che da tempo, e nell’ultimo periodo in particolare, sembra essere stata accantonata ad accumulare polvere. Il lavoro, ora più che mai, è al centro del dibattito politico.

    I sindaci delle città italiane, più prossimi al polso cittadino, raccolgono da mesi le preoccupazioni dei piccoli imprenditori costretti a chiudere per l’emergenza covid e oggi, ancora frenati dal dpcm dello scorso 26 aprile, non sanno se avranno le forze per riuscire ad alzare le saracinesche il prossimo il 1° giugno (data stabilita dal presidente Conte per la riapertura di ristoranti, bar, parrucchieri).

    In questi mesi, infatti, molti sono stati gli annunci da parte del Governo nazionale che si è detto sempre vicino a tutti gli italiani. Parole alle quali, però, dicono i piccoli imprenditori, non sono seguiti fatti. Nessuno stop è arrivato per tasse, bollette, imposte di qualunque genere. I rinvii, si sa, sono proroghe con le quali tutti devono fare i conti. Se è vero, infatti, che “causa covid” sono stati sospesi gli obblighi di pagamento per aprile e maggio, a giugno lo Stato batte cassa tra imposte sui redditi (Irpef, Ires ed Irap) e IMU.

    A giugno è fissato l’appuntamento con la pace fiscale (entro il 1° giugno bisognerà pagare due rate della rottamazione delle cartelle e la seconda rata del saldo e stralcio). Sempre a giugno 2020 si aggiunge la ripresa delle scadenze “sospese” dal Decreto Liquidità: il 30 giugno 2020 bisognerà pagare IVA, ritenute e contributi di aprile e maggio.

    Insomma ad una ripartenza almeno lenta e con qualche accortezza, sperando di raccogliere almeno due spiccioli per pagare le bollette arrivate nonostante la chiusura, in Sicilia, l’ha concessa Musumeci a partire da lunedì ma, guardandoci un po’ tutti negli occhi: quanti di noi, dopo una quarantena di questo tipo, ancora in pandemia, e dovendo pagare le tasse (che purtroppo sono per tutti) potranno contribuire ad una effettiva ripresa delle rispettive filiere?

    A Trapani, città che vive di commercio e turismo, il problema non passa inosservato. E’ di ieri la delibera comunale che regolamenta aiuti alle micro e piccole imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica da covid-19. Il documento prevede contributi a ristoro di TARI, TOSAP e Tassa Pubblicitaria, per il periodo di chiusura, e un sistema di aiuti agli investimenti in conto capitale.

    «La grave situazione economica e sociale in cui versano le imprese della nostra comunità-ha dichiarato il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida – ci ha imposto profonde riflessioni e lo studio di soluzioni che potessero venire incontro alle grosse difficoltà degli imprenditori trapanesi. In piena pandemia, mentre da un lato si sono attivate azioni per la tutela della salute delle persone, ivi compreso il sostegno alimentare alle famiglie in gravi difficoltà e alle nuove povertà, al pari da tempo lavoriamo con il supporto degli assessori e di esperti alla predisposizione di uno strumento regolamentare, che darà aiuti concreti ed immediati alle piccole imprese trapanesi danneggiate dall’epidemia da Covid-19. Un modo significativo per celebrare la giornata del lavoro e per dare avvio a quella che ci auguriamo sia di sostegno alla ripartenza dell’economia locale. Auspichiamo che al più presto sia il Governo nazionale si quello regionale facciano pervenire al sistema delle imprese i necessari aiuti».

    «Riteniamo doveroso, nel rispetto delle disposizioni normative, ribadire il principio etico affermato nel documento politico del 17 Aprile u,s – ha dichiarato Giacomo Tranchida – per il quale il Comune non si deve arricchire indebitamente a danno delle imprese che non hanno usufruito della raccolta dei rifiuti (parte variabile) e di altri servizi, dal  suolo pubblico alla pubblicità. Il Comune deve fare la sua parte anche in ossequio al rispetto della moralità pubblica che deve guidare l’agire di una Pubblica Amministrazione»

    Le agevolazioni consistono in contributi in conto esercizio (sostegno al reddito d’impresa); contributi per la realizzazione di investimenti in Associazione Temporanea di Scopo con le imprese (mini programmi di investimento aventi finalità di interesse pubblico) nonché contributi in conto capitale attivabili su trasferimenti di risorse da parte di enti terzi per i quali il Comune di Trapani si candida ad essere Ente Delegato all’attuazione.

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