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    Il sindaco Iovino interviene sulle polemiche seguenti l’azzeramento della giunta

    camillo_iovinoIl sindaco di Valderice, Camillo Iovino, all’indomani della sua decisone di non ricandidarsi e di procedere all’azzeramento della giunta, ha definito «inconsistenti le polemiche delle ultime ore sul cambio di passo politico che ho voluto determinare» ed anzi aggiunge che tali polemiche «confermano, se mai ve ne fosse stato bisogno, che l’apertura di una crisi era un passaggio obbligato».

    «A quanto pare – continua Iovino – sia il centrodestra, sia il centrosinistra non si capacitano della mia scelta, serena e consapevole, di non ricandidarmi. Entrambi gli schieramenti sono rimasti orfani di una persona a cui addebitare tutte le colpe, così da potersi creare un alibi agli occhi della cittadinanza».

    «Emerge invece la confusione e l’incoerenza – afferma il sindaco -. Come si evince, per esempio, dalle dichiarazioni dell’enfant prodige del PD, il capogruppo Ciccio Cicala, che grida al “fallimento” per la modifica della squadra assessoriale. Ho l’impressione che sia implicitamente un atto di accusa per il suo stesso partito. Se si deve considerare falliti tutti i sindaci che hanno cambiato gli assessori credo che nel suo PD si potrebbe stendere un elenco interminabile, con importanti casistiche anche in qualche Comune vicino. Poi, se guardiamo alle ultime vicende del governo regionale, con dimissioni e cambi di guardia ancor prima iniziare credo che Crocetta, a detta di Cicala, dovrebbe essere il primo dei falliti».

    «Non voglio dare pagelle a nessuno – dice Iovino – ma, a volte, mi costringono: per amministrare bisogna conoscere le normative ed evitare di pronunciare falsi proclami. Ho subito un pressing mediatico dal PD e dai suoi esponenti, non ultimo anche da parte di qualche assessore pentito del centrodestra, sulla necessità di diminuire gli assessori da sette a quattro. Vorrei ricordare a questi novelli “Monti” che lo statuto comunale prevede obbligatoriamente il numero di sette assessori. Un eventuale scostamento da questa normativa porterebbe alla nullità degli atti di giunta. Queste affermazione provenienti da persone che per molti anni hanno amministrato Valderice la dice lunga sulla loro preparazione. Inoltre, lo statuto che ha stabilito in numero di sette gli assessori comunali è quello voluto e votato in consiglio dalla sinistra qualche anno fa. La logica dei Soloni di sinistra è che quando gli assessori sono del loro schieramento la “spending review” non si applica, se invece  partiti non hanno poltrone gli assessori possono essere  meno. Sapevo che non appena i partiti fossero rimasti a bocca asciutta avrei attirato le loro ire e quelle di tutti i consiglieri comunali. La politica non è abituata a “fare” i cambiamenti ma solo ad annunciarli! Spero che il centrodestra più che alimentare inutili polemiche cominci a dialogare e ad attrezzarsi con una nuova classe dirigente e inizi a lavorare su un programma amministrativo di largo respiro che abbia come base il buon lavoro fatto in questi anni.  Mi auguro che cominci a pensare anche alle primarie, e non prenda esempio da quello che sta succedendo nel PDL nazionale. Al centrosinistra auguro di tranquillizzarsi, ha fatto tanto per convincermi a non candidarmi. Non vorrei che avesse cambiato opinione!»

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