Settemila e cinquecento euro sono stati donati da un imprenditore di Forlì (che ha chiesto di rimanere anonimo) per i 18 pescatori ( 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi) sequestrati a Bengasi, in Libia, lo scorso 1° settembre, dai militari del generale Hafgar e liberati dopo 108 giorni, il 17 dicembre (QUI) a pochi giorni dal Natale appena trascorso
Il nobile gesto, era stato preceduto da una chiamata alla segreteria del Vescovo di Mazara del Vallo, Mogavero, nel quale venivano chieste le coordinate bancarie per poter procedere ad inviare la somma di denaro ed aiutare quelle 18 famiglie in difficoltà. Famiglie che per 108 giorni erano rimaste in pensiero per i propri cari e prive di sostentamento economico visto che la prigionia s’è protratta per un periodo molto lungo. Giornate indimenticabili sotto molti punti di vista che non hanno lasciato indifferente questo anonimo imprenditore il quale ha versato la somma di 7.500 euro sul conto della Diocesi di Mazara del Vallo indicando espressamente di farla arrivare alle famiglie coinvolte nella vicenda.
Qualche giorno fa la vice economa della Diocesi, Giovanna Benigno, ha provveduto a dividere equamente la somma e a distribuirla, mediante 18 bonifici bancari di 416 euro ciascuno, sono stati eseguiti su ciascun conto corrente dei pescatori. «In questi mesi trascorsi dal primo settembre la Diocesi è stata vicina ai parenti dei pescatori – ha ribadito il vescovo, monsignor Domenico Mogavero – aiutandoli a pagare le utenze quotidiane e andando incontro anche ai bisogni per i figli negli studi scolastici e universitari». Nei prossimi giorni il vescovo incontrerà i pescatori con le famiglie, durante un’iniziativa che sta organizzando il Comune.