Dopo Toscana e Calabria, il prossimo 5 luglio toccherà alla Sicilia sperimentare IT Alert il nuovo sistema nazionale di allarme pubblico messo in piedi dal Dipartimento della Protezione Civile. Tutti i cittadini che si troveranno sul territorio siciliano (e zone limitrofe) per quella data riceveranno, infatti, un segnale di allarme sul proprio smartphone con una notifica di testo.
Non si tratterà di un sms ma bensì di una vera e propria notifica a schermo con un segnale acustico.
🔔Sono partiti i test #ITalert. Se il #5luglio intorno alle ore 12 ti troverai in Sicilia riceverai sul tuo cellulare un messaggio di test.
👉🏻 Clicca sul messaggio e compila il questionario. https://t.co/S7DhoWfs4x #1luglio @Regione_Sicilia @DrpcSicilia pic.twitter.com/M7ifxeK4wI— IT-alert (@italertgov) July 1, 2023
Indice
IT-Alert: a cosa serve?
IT-Alert è un servizio pubblico progettato per fornire informazioni immediate alle persone potenzialmente coinvolte in gravi emergenze o eventi catastrofici imminenti o in corso. Attraverso l’invio di messaggi ai dispositivi presenti nell’area interessata, mira quindi a minimizzare l’esposizione individuale e collettiva al pericolo.
IT-Alert: come funziona?
I messaggi IT-Alert utilizzano la tecnologia cell-broadcast per raggiungere un vasto numero di dispositivi mobili. Ogni dispositivo collegato alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, purché sia acceso, può ricevere un messaggio “IT-alert”.
Questa tecnologia consente anche l’invio dei messaggi IT-Alert in situazioni di campo limitato o di saturazione della banda telefonica, garantendo così che le informazioni raggiungano il maggior numero possibile di dispositivi.
I dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert se sono spenti o se privi di campo e potrebbero non suonare se con suoneria silenziata.
È da sottolineare che non è necessario scaricare alcuna app specifica per ricevere i messaggi IT-Alert. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario verificare la configurazione del dispositivo, ad esempio dopo il ripristino di un backup o se si sta utilizzando una versione obsoleta del sistema operativo.
📳 #ITAlert, ha avuto successo il primo test in #Toscana del nuovo sistema nazionale di allarme pubblico. Per pura coincidenza, una quindicina di minuti dopo aver ricevuto il messaggio di test con il suono di allarme integrato, c'è stata una lieve scossa di #terremoto pic.twitter.com/BIRqq0fhxe
— Zav News (@zav_news) June 28, 2023
IT-Alert rappresenta un importante strumento per garantire l’informazione tempestiva durante le emergenze, consentendo a tutte le persone di prendere prontamente le misure di sicurezza necessarie per proteggere sé stesse e gli altri.
IT-Alert: la sperimentazione
A partire dal mese di giugno 2023, il Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con le Regioni coinvolte, la Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e l’ANCI, ha pianificato una serie di test regionali per l’invio del messaggio di IT-Alert, secondo un preciso calendario.
Di seguito sono elencate le date dei primi test regionali passate e future:
- 28 giugno: Toscana
- 30 giugno: Sardegna
- 5 luglio: Sicilia
- 7 luglio: Calabria
- 10 luglio: Emilia Romagna
Entro la fine del 2023, verranno pubblicati ulteriori test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento.
L’obiettivo principale di questi test è far conoscere IT-Alert come il nuovo sistema di allarme pubblico, in grado di raggiungere tempestivamente i territori interessati in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.
In questa fase iniziale, l’attenzione si concentra sulla verifica dell’efficacia del sistema di invio dei messaggi, senza entrare nel dettaglio dei rischi specifici e delle azioni da adottare.
La collaborazione tra il Dipartimento della Protezione Civile, le Regioni coinvolte e l’ANCI è fondamentale per valutare l’efficienza di IT-Alert e garantire la sua pronta disponibilità in caso di situazioni di emergenza.
Questi test rappresentano un passo importante verso la protezione e la sicurezza della popolazione, consentendo di ottimizzare la risposta alle emergenze e di informare tempestivamente le persone coinvolte.