Mentre dal Governo arriva il bonus bici, la forma di incentivo varata nel Decreto Rilancio per incoraggiare la mobilità sostenibile e che offre a chi acquista una bicicletta, un monopattino, un hoverboard o un segway, uno sconto fino a un massimo di 500 euro (ovviamente prima da avanzare e solo dopo da ricevere come rimborso), in provincia di Trapani le ciclabili sono ancora una chimera.
E se in questi giorni ci si interroga sul futuro prossimo del turismo di una stagione estiva in altri periodi già avviata, il “fattore slow” è quello che vince. Più che di sostenibilità, infatti, ad essere sostenuta è la lentezza, ma non solo. Anche l’incuria.
Ad aver attirato la nostra attenzione è stato un servizio realizzato dal collega Mario Torrente (che potete guardare QUI) per la ciclabile di Nubia sulla strada provinciale 21.
Una pista che dovrebbe collegare Trapani, dalla via Libica, con Nubia lungo un percorso mozzafiato a ridosso delle saline. Peccato però, come denuncia il collega, che la ciclabile sia stata pensata in prossimità di una strada statale dove le auto sfrecciano ad una velocità sostenuta (quindi sarebbe rischioso avventurarsi con bambini) ed interrotta senza portare, oggettivamente, il ciclista alla meta.
Oltre alla pericolosità, ciò che salta subito agli occhi è anche l’incuria nella quale versa la ciclabile che, se pulita, garantirebbe un’eventuale pedalata “in sicurezza” di 2 km. Insomma, il turista che arriva a Trapani, abituato a dei servizi efficienti (per esempio gli autobus ogni 4/5 minuti) e che pensa di voler andare in giro in bicicletta, si ritrova in modalità molto molto slowly alle fermate dei bus e a rischio sulle ciclabili interrotte.
Intanto, sul fronte nazionale, in molte città sono già stati tracciati nuovi percorsi ciclabili che i cittadini stanno utilizzando. ed è di queste ore l’appello lanciato dal coordinamento Anci degli assessori alla mobilità e al trasporto pubblico locale in vista della conversione in legge del Decreto rilancio che all’articolo 229 prevede misure sulla ciclomobilità e la mobilità alternativa nelle aree urbane :« bisogna fare in fretta per farsi trovare pronti alla ripresa di settembre, chiediamo a Governo e Parlamento uno sforzo straordinario. Nelle aree urbane dobbiamo aiutare i cittadini che scelgono di muoversi rispettando le regole per contrastare l’emergenza sanitaria, ma anche per evitare il traffico e l’inquinamento.»
Ovviamente il riferimento non è alla provincia di Trapani ma magari, alcuni comuni possono prendere spunto perchè Anci continua : «In questi giorni i Comuni stanno già operando e in molte città già si sono tracciate nuove piste ciclabili, dando concretezza alle misure del Decreto Rilancio con nuovi percorsi ciclabili che i cittadini stanno utilizzando da subito. Ma servono risorse immediate, senza burocrazia, e regole smart per tracciare piste ciclabili e ’zone 30’. I cittadini stanno iniziando a riutilizzare il trasporto pubblico, ma servono – sottolinea il coordinamento – più risorse per mettere a disposizione il 100% del servizio, e poi non smettere di realizzare investimenti per nuove metrotranvie e metropolitane». Gli assessori auspicano anche misure concrete per aiutare i cittadini che scelgono la bicicletta.
«Questo mezzo di trasporto nelle città ci permette di mantenere la sicurezza per il COVID-19 ma nello stesso tempo di togliere traffico e non inquinare. I cittadini stanno utilizzando al massimo il bonus del Governo: abbiamo bisogno di realizzare in fretta questa estate e il prossimo autunno tanti chilometri di piste ciclabili e quartieri a mobilità dolce e sicura (zone trenta e strade residenziali)».
Più in generale il coordinamento Anci si augura venga trovato un nuovo equilibrio in strada, per combattere virus, traffico e inquinamento, per muoverci tutti meglio e più sicuri, tutti pedoni, bici, moto e auto, non più solo auto. «Per questo serve cambiare subito alcune regole del Codice della strada: va bene l’art. 229 del DL che introduce finalmente la ’casa avanzata’ per rendere più sicuri i ciclisti agli incroci e anche la bike line, ma serve andare avanti – concludono gli assessori – sul doppio senso ciclabile, sulla sicurezza agli incroci, sull’utilizzo da parte delle bici delle preferenziali dei bus»
A Trapani, intanto, sulla pista ciclabile che dovrebbe portare a Nubia ci si gode il panorama, sperando.