Ore passate allo specchio a tirarsi a lucido per l’appuntamento al Lazzaretto e le vasche in centro. Pensavano bastasse stare all’aperto o l’aria di mare, invece si sbagliavano.
I ragazzi, si sà, si lasciano prendere la mano e loro sì, si erano allargati: ad estendere l’invito e a non rispettare le regole. Tanto che ad un certo punto la situazione è sfuggita di mano.
Mancava lo schermo per sentirsi al drive in o la musica perché sembrasse un reave. Di fatto giovani e giovanissimi ieri sera, sabato 23 maggio, sotto le stelle trapanesi, nello spiazzale del Lazzaretto, si sono moltiplicati in maniera esponenziale accorciando quella distanza di sicurezza indispensabile, oggi, per garantire il contenimento del covid imposto dal dpcm.
Avevano lasciato a casa la mascherina o magari, chissà, la tenevano dentro la borsetta o in tasca per rispettare l’ordinanza in vigore, di fatto, forse per mostrare il rossetto o il sorriso seducente, molti di loro, non l’indossavano.
Insomma nessuno, ieri sera ha rispettato le regole.
Proprio il giorno in cui la Regione Siciliana comunicava il primo giorno senza contagi.
A questi dati probabilmente è stata data un’interpretazione soggettiva perché gli scienziati commentano immagini come queste così:«fermate la ressa».
Questa fiumana di gente s’è riversata poi sulle vie del centro storico (e viceversa). Stesse logiche, niente regole. E’ stato necessario l’intervento della Polizia per far disperdere la massa. Qualche giorno fa era stata la Vucciria a Palermo a far sprecare inchiostro. Oggi si scrive di Trapani. Eppure le regole sono poche, chiare e semplici. Il problema è dunque, sempre, con il rispetto delle stesse.