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    L’Asp di Trapani incrementa i posti letto in alcune strutture ospedaliere per combattere il covid

    Angela da Mondello aveva provato ad esorcizzarlo con il suo “non ce n’è coviddi” ma purtroppo, a parte farle fare un po’ di fortuna, non è servito a granché. Da Mondello a Trapani, da Messina a Catania, da Agrigento a Ragusa, il covid sta facendo strage di positivi e non solo. Nello specifico, la parte occidentale dell’isola ha reso necessario l’intervento del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Paolo Zappalà, che ha voluto illustrare le attività messe in campo e quelle in fase di realizzazione per fornire assistenza ospedaliera ai pazienti Covid.

    Se nella primissima fase dell’epidemia le strutture di assistenza del palermitano hanno garantito le cure ospedaliere ai malati covid del territorio trapanese, ora l’impennata dei numeri rende essenziale dotare una rete ospedaliera locale di un adeguato numero di posti letto per assistere i pazienti del Trapanese.

    In relazione all’andamento della curva epidemica e del numero dei contagiati sul territorio, in una prima fase, completata il 21 settembre 2020, si sono inizialmente attivati 12 posti letto ordinari e 4 in terapia intensiva all’ospedale di Mazara del Vallo Abele Ajello.

    In seguito, lo stesso nosocomio, è stato incrementato da altri 18 posti letto ordinari (completata il 5 ottobre 2020). Entro il 15 ottobre il presidio ospedaliero di Salemi verrà dotato di ulteriori 18 posti letto post acuzie.

    Nella nota dell’azienda ospedaliera trapanese, si tiene a precisare che, tutti i supporti, sono avvenuti presso ospedali funzionanti, ovvero senza compromettere le attività clinico diagnostiche per le patologie no covid.

    «In considerazione dei dati che mostrano un incremento sul territorio provinciale del numero dei contagiati (ad oggi 385) e della saturazione dei posti letto già attivati, si legge nella nota, l’azienda sta ora prendendo in considerazione la possibilità di realizzare ulteriori posti letto presso il presidio ospedaliero Paolo Borsellino di Marsala».

    Al momento, sono quindi in corso le necessarie verifiche tecniche ed organizzative per attivare in tempi brevi i posti letto covid. «Anche per Marsala, come sollecitato dal neo sindaco Massimo Grillo, si stanno cercando soluzioni organizzative che consentano di non convertire l’intero ospedale, lasciando operativi per le patologie no covid i reparti di Ginecologia e Ostetricia (compreso il punto nascita), il Pronto Soccorso e la Dialisi».

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