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    Marsala: Regala frutta e verdura invenduta a chi ne ha bisogno. «Abbiamo il dovere di aiutarli»

    I nostri nonni ci hanno insegnato a non buttare e a condividere. Lo hanno fatto per primi in tempi di guerra e oggi, che una sorta di guerra è in atto e che molti sono i nuovi poveri che si sono aggiunti alle già tante bocche da sfamare in un Paese dove il tasso di disoccupazione, stando all’ultimo dato ISTAT di dicembre, è salito al 9,0% (+0,2 punti) e tra i giovani al 29,7% (+0,3 punti) proprio un giovane, marsalese, Paolo Fici, ha messo in pratica quanto appreso dai nonni (probabilmente) e poi dai genitori (sicuramente).

    Paolo, un giovane produttore e venditore di frutta, verdure e ortaggi, in questo periodo di pandemia, dove in molti sono rimasti senza lavoro, da qualche settimana, ha deciso di regalare i prodotti invenduti, ma ancora commestibili, a chi non può permettersi di comprarli.

    Dalle 14 alle 16, fuori dal suo negozio di via Dante Alighieri, a Marsala, espone cassette piene di vari prodotti con un cartello su cui è scritto “gratis“.

    «È per chi ne ha bisogno – dice Fici – un piccolo gesto di solidarietà per chi non può permettersi neanche un po’ di verdura in questo momento. Sono molte le persone in difficoltà per la crisi da Covid, abbiamo il dovere di aiutarli.» Dovere che in molte città italiane, alcuni commercianti e artigiani hanno proposto con simili iniziative come la donazione del pane piuttosto che sistemare le scarpe gratuitamente a chi non può permettersi la riparazione.

    «Un gesto affettuoso in questo periodo buio. – dice Paolo Fici che continua – C’è tanta gente (anche con bambini) che si vergogna a chiedere, ma è in grande difficoltà economica. » Spesso, infatti, molti per orgoglio non riescono a mettere al primo posto l’umiltà e continuano a fare una vita di stenti e disagi.

    Eppure,  basta tendere una mano senza chiedere nulla ed in silenzio, senza neppure guardarsi negli occhi, quelle due mani si stringeranno per aiutarsi.

    «Spero che anche altre attività facciano la stessa cosa» auspica Pietro pensando magari ai ai panettieri o altre attività che, a fine giornata, potrebbero seguire il suo esempio piuttosto che gettare al macero i loro prodotti

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