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    Maturità 2020, al via un esame davvero unico

    Le mascherine celano in parte l’ansia e l’eccitazione che si possono leggere negli occhi degli oltre 45 mila gli studenti siciliani che oggi affronteranno la prova orale della maturità insieme ai 500 mila “colleghi” italiani. Gli altri elementi, preparazione a parte, che distingueranno l’esame di Maturità 2020 al tempo del coronavirus saranno il distanziamento e il gel igienizzante.

    Oggi, in Sicilia,  15 mila i docenti e più di 1.200 i presidenti di commissione, verificheranno la preparazione degli alunni nell’isola che discuteranno l’elaborato, preparato su un argomento scelto precedentemente con i docenti e consegnato entro il 13 giugno. La prova orale si svolgerà, quindi,  in presenza davanti a una commissione composta da sei membri interni e un Presidente esterno. Si discuteranno quindi le materie di indirizzo, e cioè  latino e greco per il liceo classico, matematica e fisica per lo scientifico, economia e diritto per gli istituti tecnici. Di fatto si è trasformata la prova scritta dello scorso anno, in una prova orale concordata.

    «Fare gli esami in presenza non era scontato. – ha dichiarato la ministra Lucia Azzolina – Alcuni paesi europei li hanno cancellati. Questi esami non concludono l’anno scolastico ma fanno da collegamento con settembre» .

    In tutte le scuole siciliane, come nel resto d’Italia, sono stati fissati i protocolli di sicurezza ai quali sia gli studenti che i tecnici dovranno attenersi scrupolosamente, a partire dall’autocertificazione sullo stato di salute, il distanziamento fisico, le mascherine indossate, e le stanze areate.

    I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti e per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti e il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode.

    «Abbiamo fatto una proposta alle regioni per il 14 settembre se intendiamo riportare tutti gli studenti a scuola.– ha dichiarato questa mattina la ministra- Ma già dal primo settembre tutte le scuole saranno aperte per recuperare tutte le attività  di apprendimento per gli studenti»

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