L’emergenza migranti non si placa e se nel week end in 700 sono stati quelli sbarcati nelle coste di Lampedusa, adesso anche Pantelleria è nel mirino di gommoni, barche e barconi dopo essere stata meta per gli approdi anche a luglio e settembre.
In duecentoventi quelli che, tra venerdì e sabato, si sono mimetizzati tra i muretti a secco di origine araba che contraddistinguono il paesaggio dell’isola di Pantelleria la più vicina alla Tunisia (solo 75 chilometri).
Al momento sono cento i migranti trasferiti ma, il resto, si trova ancora al centro d’accoglienza che può ospitare, però, massimo 25 persone.
Situazioni, in entrambi i casi, che fanno salire la tensione soprattutto adesso che il maltempo non agevola le pratiche di via. Al contrario. Un giovane tunisino, sembrerebbe disperso in mare e, sono state avviate le ricerche che, al momento, non hanno dato alcun risultato.
Stamattina il sindaco dell’isola, Vincenzo Vittorio Campo, ha avuto un colloquio telefonico con il prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi che ha assicurato che studierà una soluzione, per affrontare l’emergenza, d’intesa con il Viminale.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel frattempo, ha posto all’attenzione del premier Giuseppe Conte la situazione degli sbarchi di migranti nell’isola, e in particolare a Lampedusa, a margine della riunione sul Dpcm per contenere la diffusione del Covid-19.
Il governatore ha chiesto un intervento del nostro governo sulla Tunisia, poco prima di un colloquio che Conte ha avuto questa sera con i vertici del Paese nordafricano.
photo credits:ALBERTO PIZZOLI / AFP