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    Muore Diego Armando Maradona. Il mondo s’inchina

    A 4 anni di distanza dalla morte di Fidel Castro, una notizia che gela non soltanto il mondo del calcio ma che fa rabbrividire tutti, arriva da El Clarin : «Lo hanno trovato morto alle 11:30 del mattino, quando sono andati a svegliarlo. Secondo il risultato preliminare dell’autopsia, la morte è stata il risultato di uno scompenso cardiaco acuto che ha generato edema polmonare.» Diego Armando Maradona è morto questo mercoledì dopo aver subito un arresto cardiorespiratorio nel quartiere di San Andrés, a Buenos Aires di Tigre, dove si era stabilito giorni fa dopo l’operazione alla testa a cui era stato sottoposto per un ematoma subdurale. Solo il 30 ottobre scorso aveva compiuto 60 anni.

    Maradona si è scompensato mentre dormiva e intorno alle 11:30 , quando sono andati a svegliarlo, non ha più reagito ai tentativi di rianimazione , ha detto la Procura Generale di San Isidro sulla base delle testimonianze prese nel suo ambiente. La stessa fonte ha spiegato che l’ultima volta che lo hanno visto vivo era alle 23 di martedì 24 novembre. Il campione del mondo del 1986 in Messico aveva subito un intervento chirurgico per un coagulo di sangue alla testa all’inizio di novembre. Secondo il risultato preliminare dell’autopsia rilasciata mercoledì sera, soffriva di “insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con cardiomiopatia dilatativa, e insufficienza cardiaca congestizia cronica che ha generato edema polmonare acuto”. Nei giorni scorsi la sua famiglia e il suo ambiente avevano notato Maradona “molto ansioso e nervoso” , per il quale era stata sollevata l’idea di trasferirlo a Cuba per la sua riabilitazione, dove aveva già passato alcuni anni a combattere la sua dipendenza dalla cocaina.

    Nessun coupe di theatre al quale ci aveva abituati fuori dal campo. Se n’è andato in punta dei piedi, gli stessi che l’hanno reso il dio, il pibe de oro e per il quale oggi, il mondo intero si è fermato un attimo per un saluto. Dall’Argentina a Napoli, la sua seconda città, in serata completamente addobbata da lumini, magliette e fiori sotto ogni suo murales venerato dai napoletani, che si sono riversati a fiumi sulle strade, da e verso i quartieri Spagnoli e allo stadio San Paolo, contravvenendo ad ogni limitazione alle regole anti covid. Messaggi di cordoglio, nel corso della giornata, si sono affollati nei social e nei siti d’informazione. Tutti i giornali del mondo hanno aperto con la morte della mano de dios capace di portare nel suo paradiso nazioni intere.

    Perché lui, il dio del calcio che ha danzato con il pallone insieme a campioni come Pelè, la vita l’ha vissuta sempre al limite tanto che oggi in molti ne raccontano il baratro dove spesso, a causa degli eccessi, si è trovato. Droga, alcool, arresti ma anche feste e sfarzo hanno segnato il suo alter ego fuori-campo. Uomo degli eccessi e delle fragilità, Diego Armando Maradona si potrebbe raccontare, per certi versi, come Robert Louis Stevenson con dottor Jekyll e mister Hyde. Ma Maradona, dal suo pubblico è stato sempre perdonato, ammirato e osannato, nonostante tutto.

    Nonostante tutto, in 60 anni un solo matrimonio, con la compagna di sempre, Claudia Villafane, ma tanti flirt attribuiti dal gossip italiano e internazionale. A Napoli, una donna, Cristiana Sinagra ha ingaggiato una battaglia legale per il riconoscimento del figlio nato da una breve relazione. Ma prima di Diego jr, riconosciuto solo nel 2007, dal matrimonio con la compagna di una vita, sposata nel 1989, sono nate Dalma Nerea e Gianina Dinorah.

    Il matrimonio finisce nel 2004, e Diego, nella sua autobiografia, ammetterà di non essere stato sempre fedele, ma di aver amato solo sua moglie. Da altre relazioni ha avuto Jana e Diego Fernando. Anche con l’avvento dei social, il campione argentino non ha mai concesso scatti della sua vita privata, che invece è finita spesso sulle prime pagine dei giornali. Foto rubate, come quando fu ricoverato a Cuba, per disintossicarsi dalla droga. Appesantito come non mai, con i capelli biondo platino nel 2000, fece temere tutti i suoi fans, ancora tanti e disseminati in tutto il mondo.

    Tornò in forma, ma nel 2004 per gli stessi problemi viaggia di nuovo verso a l’Havana, dove poi fu ritratto affianco a Fidel Castro. Dalla miseria della periferia di Buenos Aires, a Lanus, fino ai gradini più alti del podio che un calciatore potesse sognare. Nella sua ultima intervista al Clarin, Il Pibe de Oro, la Mano de Dios in occasione del suo sessantesimo compleanno lo scorso 30 ottobre, diceva:«Sono stato e sono molto felice».

    Al pallone riconosceva la sua fortuna. Il calcio gli ha : «dato tutto quello che ho, più di quanto immaginavo» E soprattutto parlava dell’enorme affetto dei tifosi, di cui era “eternamente grato”. «Perché sono stato fuori per molto tempo e a volte ti chiedi se le persone ti ameranno ancora, se continueranno a provare lo stesso», confessava il campione. Ma quando è ritornato al calcio argentino con il Gimnasia, ricordava, «il giorno della presentazione ho sentito che l’amore con le persone non finirà mai».

     

    Nemmeno adesso, quando l’ultimo respiro è stato donato a questa terra. Nemmeno ora che resta solo il suo mito. Il mondo intero ha letteralmente inondato di messaggi l’etere e la terra. «Diego sta solo dormendo Il Mito non muore MAI» è uno dei messaggi che si legge sui social.

    Ed il presidente dell’Argentina, Alberto Fernandez, che ha decretato 3 giorni di lutto nazionale, commentando la morte di Diego Armando Maradona ha scritto su Twitter: «Ci hai portato in cima al mondo. Ci hai reso immensamente felici. Sei stato il migliore di tutti. Grazie per essere esistito, Diego. Ci mancherai per tutta la vita».

    Il giorno del suo compleanno, Maradona aveva levato in alto la sua coppa esprimendo il desiderio che l’Argentina potesse presto uscire dalla pandemia, di cui lamentava anche le conseguenze economiche. «Soffro quando vedo i bambini che non hanno da mangiare» – aveva detto al Clarin -«Il mio desiderio é vedere gli argentini felici, con cibo e lavoro».

    Diego Armando Maradona si aggiunge alla lunga lista di star del cinema, musica e sport scomparse, alcune in circostanze drammatiche, nel 2020, già devastato dalla pandemia di coronavirus. Non soltanto icone dello spettacolo, ma massima espressione delle rispettive professioni e simboli della cultura popolare su scala globale.

    Dai leggendari Kirk Douglas, Sir Sean Connery e Kobe Bryant, passando per i miti della musica Ennio Morricone, Ezio Bosso ed Eddie Van Halen, ma anche i più giovani Chadwick Boseman, il supereroe Marvel ’Black Panther, e Naya Rivera, attrice nella popolare serie “Glee”

    Il fratello, Hugo Maradona, ha mostrato il suo dolore per la morte del fratello Diego e ha chiesto agli amanti del calcio di ricordarlo per tutto ciò che ha lasciato in campo. «Oggi per me il calcio è morto, ha lasciato tutto in campo e voglio che lo ricordino per tutto quello che ha dato in campo», ha detto commosso dialogando con il canale TyC Sport dall’Italia, dove risiede. Il “turco” Maradona, uno dei sette fratelli del defunto idolo del calcio, ha annunciato di aver sostenuto un “esame Covid urgente” per avere i requisiti sanitari necessari per recarsi immediatamente in Argentina.

    Maradona ha chiesto pubblicamente alle autorità argentine di essere esonerato dai 14 giorni di quarantena necessari per entrare nel Paese per misure sanitarie, “per poter salutare” suo fratello. «Sono molto triste, molto triste, questo è molto doloroso, è una grande perdita e tutto quello che voglio è abbracciare mio fratello. Ancora non riesco a crederci, penso che quello che sta succedendo sia uno scherzo», ha detto con angoscia. Le spoglie di Maradona saranno vegliate da oggi fino a sabato in una cappella nella Casa Rosada, sede del governo.

    «Spero di poter viaggiare per salutare mio fratello, abbracciare i miei fratelli e stare con tutte le persone che lo amano e che lo ameranno per sempre», ha aggiunto. Il figlio di Maradona, invece, è ricoverato in ospedale per covid e intanto, il corpo del sarà sottoposto ad autopsia. L’ha detto il pubblico ministero John Broyard, durante un breve incontro con i giornalisti nei pressi della casa dell’idolo del calcio

    In copertina una foto di Fabio Cannavaro con la quale ha voluto omaggiare su IG Diego Armando Maradona mentre fa il pasillo tra i vari supereroi: “Buon viaggio Diego… RIP”

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