Insieme ad Urbino, a 500 anni dalla morte di Raffaello ed il Molise (“non ne avete mai sentito parlare? Non sentitevi in imbarazzo”, scrive il Times), la Sicilia è stata selezionata dal quotidiano statunitense come meta turistica 2020. Gli ingredienti che rendono la trinacria una delle 52 mete da raggiungere per i viandanti sono le sue tradizioni, il suo cibo e la “rinascita sostenibile” per l’ambiente
Il New York Times vede “una nuova ondata di turismo verde che sta inondando” la Sicilia citata in settima posizione, tra le 52 destinazioni dell’anno, con iniziative nate dalla società civile come l’app EtnaAmbiente, che consente a cittadini e turisti di denunciare l’abbandono di rifiuti e le microdiscariche sul vulcano.
Il giornale cita, tra i motivi per un viaggio nell’Isola, anche i treni storici del gusto, che percorrono le linee panoramiche siciliane su carrozze degli anni Trenta verso destinazioni legate ai prodotti tipici e alle tradizioni eno-gastronomiche. (Il 27 Aprile partirà “EtnaExperience” il primo dei treni del gusto, progetto realizzato realizzato dall’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia in collaborazione con Fondazione FS e Slow Food Sicilia, che coinvolge ben 87 comuni).
Il NYT loda la volontà di un ritorno al un turismo di cuore ed al cuore dell’isola, che ama sì il mare ma apprezza la cultura dell’isola, la sua storia e le sue tradizioni, la sua terra, i suoi agrumeti e la sua cura. e’ il caso di Zash, un hotel e ristorante nel cuore di un agrumeto locale alla base dell’Etna che ha ricevuto la sua prima stella Michelin nella guida del 2020. E cura nei dettagli e nella ricerca del viaggio perfetto, fatto per pochi è quello che fa un tour operator per piccoli gruppi (fino a otto ospiti) specializzato in Sicilia, che lancia tour in auto elettriche per produttori e artisti di prodotti alimentari locali nel 2020.