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    Nicoletta Indelicato: Trent’anni ad uno dei suoi carnefici

    Era stato lui ad aver accompagnato i carabinieri in contrada Sant’Onofrio permettendo di ritrovare il corpo carbonizzato Nicoletta Indelicato, 25 enne marsalese dopo aver confessato di averla uccisa con dodici coltellata prima di averla bruciata insieme ad una complice.

    Oggi per l’assassino 35enne della giovane, la condanna è di 30 anni col rito abbreviato. Carmelo Bonetta, dovrà a pagare pure la somma di 300mila euro a titolo di risarcimento alla famiglia della vittima, Damiano Indelicato e la moglie Anna Rita Angileri, assistiti dall’avvocato Frazzitta che ha commentato «Oggi abbiamo ottenuto un pezzettino di verità in più, ma siamo certi che Bonetta potrebbe continuare a svelare i dettagli di questo macabro omicidio»

    Si. Molti sono gli aspetti che devono essere chiariti. Come ad esempio il ruolo della complice, Margareta Buffa per la quale continua il processo. Le due ragazze, entrambe rumene, erano state adottate da due diverse famiglie marsalesi.

    Contesti, personalità e sogni differenti, nonostante fossero amiche, le differenziavano in tutto. La sera dell’omicidio, Nicoletta era in locale proprio con Margareta. Le due si spostarono in contrada Sant’Onofrio, vicino l’Ospedale Borsellino con l’auto della Marghera nel bagagliaio della quale, si nascondeva il Bonetta armato di coltello.

    L’uomo sorprese di spalle la venticinquenne colpendola con 25 coltellate e, accasciata a terra, con l’aiuto di Margareta, la cosparsero di benzina e data alle fiamme. Poi come se nulla fosse, i due fidanzati andarono a ballare.

    Vennero arrestati dai carabinieri tre giorni successivi al delitto, all’alba del 20 marzo dopo una parziale confessione di Bonetta, che permise il ritrovamento del corpo carbonizzato in contrada Sant’Onofrio. Sin dall’inizio, invece, l’amica negò qualunque suo coinvolgimento nell’omicidio per il quale resta accusata.

    A fine 2019, l’ex maestro di ballo venne interrogato dai giudici di Trapani e rivelò che «Anche Margareta ha partecipato all’omicidio, assieme abbiamo dato fuoco al corpo di Nicoletta». In quell’occasione Bonetta fu colto da un malore per cui si rese necessario il ricovero all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.

     

    Luca M.

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