Torna in carcere il boss palermitano Antonino Sacco, scarcerato e messo ai domiciliari dal Tribunale di sorveglianza per l’emergenza Coronavirus. Il magistrato di sorveglianza ieri sera ha revocato il provvedimento di differimento della pena per il boss che era nella sua abitazione da un mese.
La decisione è arrivata dopo l’approvazione del decreto del ministro della giustizia Alfonso Bonafede a seguito delle polemiche per le scarcerazioni dei boss mafiosi.
Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, «con nota dell’11 maggio comunica che vi è disponibilità ad associare il detenuto nella casa circondariale di Livorno, sede dotata di ampia offerta specialistica anche avvalendosi se del caso delle strutture sanitarie del territorio» scrive il giudice di sorveglianza.
«Considerato che la detenzione domiciliare è stata concessa in ragione delle patologie del detenuto» si legge ancora nel provvedimento, «anche in ragione dell’emergenza sanitaria da Covid 19» per cui Nino Sacco «per età e concomitanti patologie è soggetto a particolare rischio in caso di infezione e tenuto conto però che attualmente si assiste ad una fase di relativa rimessione della diffusione dell’epidemia con riduzione del numero di nuovi contagi e delle infezioni», il decreto emesso per la concessione dei domiciliari «deve essere revocato non sussistendo più i presupposti».