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    Nuova Iside: il corpo di Vito è tornato a casa, domani i funerali

    Dopo sette mesi e 2 giorni Vito Lo Iacono, comandante del Nuova Iside è tornato a casa. Era salpato dal porto di Terrasini, insieme al padre e al cugino per una battuta di pesca lo scorso 12 maggio ma da quel giorno, tutto è cambiato per le tre famiglie che uno alla volta, li hanno visti tornare a casa come non avrebbero mai voluto.

    La tragedia si è compiuta a largo delle coste di San Vito lo Capo quando la petroliera Vulcanello, sulla stessa rotta della Nuova Iside, li avrebbe colpiti facendoli inabissare velocemente sul fondo marino e, continuando ad andare avanti come se nulla fosse successo. Questa, almeno secondo l’accusa, la dinamica dell’incidente che ha reso difficilissime le ricerche del corpo del giovane capitano del peschereccio e per il quale si è reso necessario l’intervento delle più sofisticate navi della Marina Militare. I giorni successivi alla loro scomparsa, il mare restituì prima il corpo senza vita del cugino Giuseppe e qualche giorno dopo, quello del padre Matteo.

    Per Vito le ricerche continuarono ad essere incessanti ma al tempo stesso, affievolivano l’ultima luce di speranza di poterlo trovare vivo da qualche parte. Resti di un corpo irriconoscibile, se con per alcuni elementi, come due tatuaggi (un piccolo delfino e un timone) insieme ad alcuni indumenti, verranno ritrovati lo scorso giugno in Calabria, e faranno si che la madre, Rosalba Cracchiolo, avanzi un campione di Dna alla Procura di Palmi e ne formuli un’istanza formale per conoscere l’esito dell’esame. Ancora un’attesa infinita prima di avere la certezza, arrivata lo scorso 7 dicembre, che quel corpo appartiene a Vito.(QUI)

    Lunedì la salma è arrivata da Bari e tutti si sono stretti attorno alla madre ed al suo dolore che non trova fine. E’ a casa sua che Rosalba ha voluto allestire la camera ardente. E’ lì che vuole salutare Vito per l’ultima volta prima dei funerali che si svolgeranno domani, giovedì 17 dicembre, alle ore 9.30, nella Chiesa Madre di Terrasini alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo Pennisi.

    Sempre domani, il sindaco di Terrasini, ha proclamato una giornata di lutto cittadino ed ha aggiunto: «Come comune di Terrasini abbiamo deciso di costituirci parte civile per stare accanto ai familiari in questa battaglia giudiziaria nella ricerca della verità per avere giustizia per la Nuova Iside. Lo dobbiamo a Vito, Matteo e Giuseppe, alla famiglia, alla nostra comunità e alla nostra marineria per la sicurezza dei nostri pescatori tutte le volte che escono in mare.»

    Si, perché nel frattempo, mentre il mare soffia sale che brucia sulle ferite e sugli occhi, nessuno perde comunque di vista i risvolti, al momento immobili, della vicenda sulla quale la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta e su cui tutti, si aspettano giustizia

     

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