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    Nuova Iside – Sale a 4 il numero degli indagati: Avvisi di garanzia anche per il comandante della «Vulcanello» e il dirigente della società «Augustadue»

    Si fa serrato il ritmo delle indagini della Procura di Palermo sul peschereccio Nuova Iside, partito dal porto di Terrasini con a bordo 3 uomini, Matteo Lo Iacono, Giuseppe Lo Iacono e Vito Lo Iacono (tutt’ora disperso) e scomparso nella notte tra il 12 e il 13 maggio scorso nelle acque tra San Vito Lo Capo e Ustica.

    La svolta era arrivata dopo il sequestro della scatola nera della petroliera che aveva permesso di poter fare arrivare avvisi di garanzia agli ufficiali di bordo, un italiano ed uno di nazionalità straniera della Vulcanello, l’imbarcazione battente bandiera italiana del gruppo Mednav, ai quali si aggiungono quelli del comandante della petroliera ed il dirigente della società «Augustadue».

    Le ipotesi di reato contestate sono omicidio colposo, sommersione di nave e omesso soccorso.

    Secondo le indagini della Procura di Palermo, aiutate anche dai colleghi di Repubblica che in un loro articolo avevano rintracciato le due imbarcazioni con Marinetraffic un programma che permette di tracciare gli spostamenti delle navi in base al giorno e le coordinate delle navi. Oggi, l’analisi del tracciato del radar, conferma che la petroliera «Vulcanello» sarebbe stata sulla stessa rotta del peschereccio «Nuova Iside». Conferma che era arrivata anche dalla società Augustadue che, nel frattempo, aveva avviato un’indagine interna. Ma la scatola nera, sequestrata nei giorni scorsi, fa emergere che le due imbarcazioni – al largo tra San Vito Lo Capo e Ustica – sarebbero entrate in contatto: due punti distinti che nel tracciato per un momento si sovrappongono e poi ritornano due poco prima che il Nuova Iside si inabissi.

    L’iscrizione nel registro degli indagati è stata effettuata anche per consentire a tutte le parti interessate di potere assistere, con propri esperti, all’accertamento tecnico irripetibile che verrà effettuato, domani mattina, venerdì 19 giugno, intorno alle 11:00, dai RIS (Reparto investigazioni scientifiche) sulla petroliera, sequestrata dall’aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Vincenzo Amico, e ora ormeggiata al porto di Augusta. Il reparto speciale procederà all’esame dello scafo, anche sotto il livello del mare per verificare la presenza o meno di elementi, segni utili alle indagini.

    E mentre si aspetta domani per capire davvero cosa successe quella dannata notte, si spera che in queste ore la Marina Militare trovi il relitto del Nuova Iside con il corpo di Vito Lo Iacono, ultimo ed unico superstite di questa tragedia senza fine.

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