Ventisette FAD (Fishing Agregating Device) dispositivi utilizzati per massimizzare la pesca, posizionati presumibilmente da pescatori non professionisti, nelle acque antistanti l’isola di Pantelleria, sono stati sequestrati dalla Guardia Costiera pantesca perché violavano le norme stabilite a livello europeo.
I FAD, meglio conosciuti come “cannizzi”, costituiti da foglie di palma, numerose bottiglie e contenitori di varia forma e dimensioni oltre a sacchi di plastica, privi delle boe di segnalazione e della prevista marcatura, necessaria ad indentificare il motopesca d’appartenenza rappresentavano così, non solo un pericolo per la sicurezza della navigazione ma anche, una minaccia per l’ambiente marino in cui vengono illecitamente utilizzati.
La pesca professionale a circuizione con l’ausilio di questi sistemi, infatti, può essere praticata esclusivamente dal 15 settembre al 31 dicembre, ed ogni attrezzo deve riportare la marcatura e l’identificazione del M/P autorizzato così come previsto dal Reg. (CE) 404/2011, inoltre deve essere predisposto con cime e galleggianti biodegradabili al fine di minimizzare l’impatto sull’ambiente.
Nelle acque di giurisdizione italiana la Guardia Costiera con l’impiego di pattugliatori d’altura, elicotteri ed altri mezzi navali assegnati ai Comandi di zona, nel solo 2020, ha recuperato e sequestrato più di 100 FAD illegali. Tale attività. di contrasto alla pesca illegale, svolta dalla Guardia Costiera, è fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema marino, per il sostegno degli operatori del settore pesca che operano nella legalità e per la tutela del consumatore finale.