Appartiene all’armatore del peschereccio “Nuova Iside“, Matteo lo Iacono, 53 anni, il corpo rinvenuto questa mattina, sulla tratta Ustica-Palermo, a circa 14 miglia a nord di Capo Gallo, dall’equipaggio del traghetto Antonello da Messina.
Il capitano dell’imbarcazione aveva subito allertato la Guardia Costiera che, dopo averli raggiunti per recuperare il cadavere, inviava la motovedetta CP 303 al porto di Terrasini. Sul molo, alla presenza dei familiari e del medico legale, il riconoscimento della salma che ne confermava l’identità.
Attimi strazianti dove il dolore di queste giornate sembra non avere fine e confini. Solo due giorni fa demoliva le speranze, nonostante la disperazione, per la perdita di un altro componente dell’equipaggio del “Nuova Iside” e della famiglia. Proprio ieri si erano celebrati i funerali di Giuseppe, 35 anni, nipote di Matteo, uscito insieme allo zio e al cugino Vito, 26 anni, tutt’ora unico disperso e per il quale le speranze di trovarlo vivo si fanno sempre più flebili.
Eppure le catenine dei rosari continuano a ripetersi veloci tra le mani delle donne di Terrasini e di Cinisi perchè sì, solo un miracolo adesso potrebbe ridare Vito salvo alle tre motovedette d’altura, un ATR 42 della Guardia costiera e un elicottero dell’Aeronautica militare che continuano a cercarlo in quel mare che sembra averlo inghiottito con il peschereccio.
La famiglia, malgrado gli occhi rigati dalle lacrime, non ci vede chiaro: perchè nessun mayday? Un peschereccio,il “Nuova Iside“, svanito nel nulla. Una tragedia che lascerebbe quell’immenso dolore mescolarsi con la disperazione ma per il quale è stata aperta un’inchiesta. «Non è possibile, dicono, che sia stato solo il forte vento di scirocco a non farli più rientrare. Non era la prima volta per loro. Altre volte avevano affrontato un mare anche peggio di questo, ma erano sempre tornati a casa sani e salvi». E i pescatori della zona dicono che altre barche, uscite con lo stesso tempo, quel giorno sono rientrate in porto. Il fatto che non si riesca a trovare il relitto del peschereccio agita ulteriormente i familiari.
Oggi, nel frattempo, il Ministro Bellanova ha fatto sapere di essere vicina al dolore dei familiari oltre che di impegnarsi a far loro visita al più presto.
Giuseppe lo Iacono, lascia 7 figli, 3 dei quali presi in adozione dalla sorella.
Questa tragica vicenda ci apre lo spaccato di una Sicilia abbandonata, semplice ma di cuore. E’ quella dei piccoli gesti, che provvede in silenzio e con fatica. Quella che va avanti di stenti e di sacrifici muore.