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    Processo “Scrigno”: con il rito abbreviato 14 condanne e 4 assoluzioni

    E’ stata emessa oggi, nell’aula bunker del carcere di Pagliarelli dal gup di Palermo, Filippo Serio, la sentenza nei confronti di una parte dei 29 indagati coinvolti nell’inchiesta “Scrigno”, che hanno scelto il rito abbreviato.

    Quattordici, in tutto, le condanne emesse dal giudice che ha inflitto sedici anni di reclusione, otto a testa, ai fratelli Francesco e Pietro Virga, ritenuti al vertice della mafia trapanese. La condanna inflitta ai Virga è in continuazione con la sentenza della Corte di assise di appello di Palermo, emessa nel novembre 2000, e divenuta irrevocabile nel marzo 2002. Condannato a 5 anni e 4 mesi Franco Orlando, (anche per lui in continuazione), in passato portaborse del vicepresidente dell’Ars, Bartolo Pellegrino. Quattro, invece, sono state le assoluzioni).

    Nell’operazione “Scrigno” era stato arrestato anche l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello che però, ha scelto di essere processato con il rito ordinario. L’accusa è stata sostenuta dai pm Claudio Camilleri, Gianluca De Leo e Luisa Bettiol. Le altre condanne sono state per: Pietro Cusenza, 8 anni e 4 mesi; Mario Letizia, 8 anni e 4 mesi; Francesco Paolo Peralta, 8 anni e 4 mesi; Giuseppe Piccione, 8 anni; Michele Martines, imprenditore in odor di mafia, 5 anni e 4 mesi; Francesco Russo e Jacob Stelica, 4 anni; Vincenzo Ferrara, Antonino D’Aguanno detto Ninni, imprenditore ed editore trapanese e marito di Ivana Inferrera, ex assessore al comune di Trapani, 3 anni e 4 mesi; Michele Alcamo e Leonardo Russo, 3 anni.

    Assolta per non aver commesso il fatto, Ivana Anna Maria Inferrera, moglie di Ninni D’Aguanno ed ex assessore al comune di Trapani; Francesco Todaro, Tommasa Di Genova; Carmelo Salerno e Francesco Salvatore Russo.

    Il giudice ha disposto la libertà vigilata per un anno (a pena eseguita) per Pietro e Francesco Virga, Orlando, Peralta, Martines, Cusenza, Letizia, Piccione, D’aguano, Russo (Leonardo) e Alcamo.

    Il giudice ha condannato gli imputati al risarcimento delle parti civili: Centro studi “Pio La Torre”, Associazione “La verità vive”, Associazione Codici ONLUS ; Associazjone Codici Sicilia, Associazione “Antonino Caponnetto”, Associazione Antiracket e antiusura Trapani, Comune di Castelvetrano, Paceco, Campobello di Mazara, Favignana, Valderice, Custonaci, Trapani, Erice. Entro 90 giorni il deposito delle motivazioni.

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